lun 29 gen 2024 17:01 • Dalla redazione
Numerosi gli episodi che vedono protagonisti plantigradi vicino agli abitati. Si invoca l’intervento del Questore
VAL DI SOLE. “A
dispetto di quanto grandi esperti continuamente ci comunicano e ci vogliono far
credere in riferimento ai periodi di letargo dei plantigradi che in questi mesi
dovrebbero essere nelle loro tane, gli avvistamenti in prossimità degli
insediamenti urbani e le incursioni degli orsi alla ricerca di cibo anche nei
paesi, in questi ultimi giorni sono divenuti di una frequenza preoccupante e
tale da creare un sentimento di paura e preoccupazione dell’intera popolazione
solandra. Da dieci giorni il sottoscritto e altri membri del Comitato ricevono
continue segnalazioni con documentazioni allegate di avvistamenti di orsi
specialmente in media e bassa Val di Sole”. Inizia così la nota stampa a firma del Comitato Insieme per Andrea Papi a
seguito dell’episodio registrato ieri sulle montagne nel territorio comunale di
Mezzana. Un episodio, che fa notare il comitato, è solo l’ultimo di una lunga
serie. Nel comunicato, infatti, si fa riferimento a diversi episodi legati alla
presenza di orsi:
Segnalazioni pervenuteci il 22, 23 e 24 gennaio
“Tutti questi avvenimenti – spiega il presidente Pierantonio Cristoforetti - hanno creato un comprensibile stato d’ansia, di paura e di preoccupazione nella popolazione con continue richieste e sollecitazioni pervenute a me personalmente e ad alcuni membri del Comitato perché si attivino nell’allertare sia le istituzioni che i servizi competenti al fine di intervenire urgentemente per far fronte ad una situazione che oramai è di una criticità avanzata.
Il Comitato Insieme per Andrea Papi chiede perciò, di nuovo e con forza, alla Provincia di realizzare sul territorio della Valle di Sole, Val di Non, Val Rendena e Valli Giudicarie tutte le iniziative e le attività utili a gestire in modo corretto ma specialmente efficace la situazione al fine di scongiurare ulteriori avvicinamenti di plantigradi a persone ed abitazioni al fine di garantire che le persone possano svolgere le normali attività legate alla vita di montagna, escursioni comprese, senza che la loro incolumità sia messa a rischio. Sostanzialmente non vi sono più spazi di libertà per le persone. In presenza di una situazione tanto grave si ritiene necessaria una richiesta formale di intervento al Questore che nella nostra Provincia esercita le funzioni di pubblica sicurezza. Altresì sarà da valutare una denuncia nei confronti di ISPRA che fino ad oggi ha negato o procrastinato sine die azioni di intervento capaci di tenere al sicuro la vita delle persone che abitano in montagna. È necessario ripristinare al più presto delle azioni democratiche a favore della sicurezza degli abitanti e dei loro beni per evitare ulteriori tragedie umane oltre a quelle già avvenute. In passato il presidente della Provincia ha avuto il coraggio di adottare un’ordinanza contingibile e urgente di abbattimento dell’animale pericoloso, oggi sentiamo parlare di chiedere pareri ad ISPRA (anche se non vincolanti) prima di agire, quindi tempi insostenibili e inconciliabili con la richiesta di sicurezza che giustamente la gente rivendica”.