TRENTO.
La consigliera provinciale Paola Demagri, autodichiarata candidata sindaca alle prossime
comunali, prende posizione sul tema caldo del traffico nella Borgata: "È di
questo periodo "“ scrive in un comunicato - l"attività di alcune persone
responsabili che stanno gestendo a livello comunale un momento di ascolto per
disegnare il futuro della comunità clesiana del prossimo decennio. Faccio parte
anch'io di questo gruppo che tra le varie priorità si trova sempre più spesso a
parlare della futura Variante di Cles. E nel mio ruolo di consigliere
provinciale avverto il doveroso impegno di rilanciare le preoccupazioni della
Comunità alla quale sento di appartenere, all'agone della critica politica che
è propria della sede istituzionale presso la quale opero".
"Di inizio lavori "“ si legge ancora - non
se ne vede nemmeno lontanamente l"ombra. Eppure, il progetto è stato approvato
anzi appaltato già qualche anno fa ma una serie di vicissitudini lo hanno
portato a rimanere inevaso fino ai nostri giorni. Finora, l'unico vero concreto
impegno in sei anni di amministrazione leghista è stato quello di piantare un
cartello di inaugurazione all'entrata del paese quindici giorni prima delle
ultime elezioni. Oggi finalmente pare sia in arrivo una soluzione a questa
lunga attesa.
La proposta, non sarà però scevra da ulteriori problemi". In particolare, prosegue Demagri, "il
tracciato solcherà la borgata di Cles in particolare tra le frazioni di Maiano
e Dres. Queste belle località si dovranno dunque accollare il disagio
paesaggistico ambientale e non solo, di questa importante arteria stradale.
Pare tra l'altro che le modifiche progettuali recentemente inserite, oggetto di
osservazioni in attesa di risposte, peggioreranno il locale impatto dell"opera.
Ma senza entrare nel merito del perché o del per come si sia arrivati a questo
tipo di variante ne approfittiamo per sottolineare che la zona è comunque già
attraversata anche dal tratto ferroviario della Trento-Malé. Tanto sostenibile
quanto fastidiosa mobilità poiché attraverso i suoi passaggi a livello
ostruisce, verso Maiano, il passaggio da una parte all'altra della frazione
anche per periodi superiori ai 20 minuti. Già qualche anno fa la comunità
locale chiese la rimozione di questo disagio attraverso l'interramento. Non poteva non balzare ai nostri occhi
l'opportunità di valorizzare le risposte alle risorse risparmiate attraverso
questo nuovo progetto in una forma di compensazione per il disagi alla località ". "C"è poi "“ conclude Demagri - un ulteriore
aspetto inquietante che è emerso in questo intertempo di attesa di avvio dei
lavori.
Gli errori amministrativi, le falle di un sistema di appalti e di
progettazione abortite, riprese, variate nel tempo più e più volte dal loro
aspetto originale, avrebbero almeno dovuto manifestare il pregio di risolvere
alcuni dei problemi originali. Ed ecco invece che il traffico
ferragostano, le interminabili code di veicoli di provenienza solandra hanno
fatto accendere più di un lume nel pensiero di tanti cittadini. Pare infatti
che la nuova progettata variante presenterà ben tre nuove rotatorie.
Immettendosi tra l'altro, poco prima di un complicatissimo vialone a tre corsie
che dovrebbe regolare gli accessi ai centri commerciali. L'intrico di
carreggiate finirebbe soltanto per aggiungersi alle probabili tre rotatorie che
a quanto pare dovrebbero caratterizzare la nuova variante, quando anzi - chissà
quando - entrerà in funzione. Ci chiediamo se davvero tre rotatorie, sicure
origini di vari stop&go e rallentamenti, siano davvero parte integrante ed
inamovibile di un progetto già approvato? E qualora così fosse, ci chiediamo se
sono state davvero prese in considerazione tutte le simulazioni di traffico
futuro per capire quanto incida sul rallentamento del flusso veicolare, questa
probabile soluzione a triplice rotatoria?".
