TRENTO. I nuovi fondi Ismea di Generazione terra sono
importanti per sostenere il ricambio generazionale nelle campagne italiane dove
sono 52mila le imprese agricole condotte da under 35 messe a dura prova
dai troppi ostacoli che impediscono o rallentano l’ingresso e la continuità
nella gestione, secondo un rapporto del Centro Studi Divulga. È quanto afferma
la Coldiretti nel commentare positivamente il via al secondo bando dello
strumento fondiario dedicato ai giovani che finanzia, fino al 100%,
l'acquisto di terreni agricoli. Le risorse a disposizione ammontano a 80
milioni di euro, con il via alle domande dal 30 ottobre prossimo.
Proprio il limitato accesso alla terra è uno dei problemi maggiori che ostacolano la crescita dei “nuovi” agricoltori.
Inflazione, guerre e cambiamenti climatici hanno frenato il ricorso agli acquisti di terreni, tanto più per le giovani aziende con minori disponibilità. Secondo l’ultimo rapporto Crea i valori medi per ettaro si sono attestati su 47mila euro al Nord est, a 37mila nel Nord ovest mentre al Centro e al Sud si viaggia, al di sotto dei 16mila euro.
"Sostenere il ricambio generazionale – rileva il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi - è importante anche nell’ottica della modernizzazione dell’agricoltura italiana dove proprio i giovani recitano un ruolo da protagonisti.
Quasi uno su cinque ha conseguito una laurea universitaria, contro l’8,7% degli “over” secondo dati Divulga. Ma ciò che caratterizza maggiormente le nuove generazione è la propensione alla multifunzionalità, affiancando all’agricoltura altre attività come l'agriturismo, la trasformazione, la vendita diretta e le fattorie didattiche".
