TRENTO. Anche il sistema del volontariato di Protezione Civile sarà parte integrante della macchina gestionale delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026. Il coinvolgimento diretto degli operatori è stato al centro del confronto della Consulta del volontariato, convocata dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e coordinata dal dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, Stefano Fait. “Le attività che stiamo mettendo in campo per i Giochi Olimpici e Paralimpici del prossimo anno non riguardano il solo ambito sportivo - ha osservato il presidente Fugatti -. Si tratta di un’occasione importante per mettere in campo le competenze di cui la nostra terra di Autonomia va giustamente orgogliosa. Il volontariato di Protezione civile rappresenta infatti una risorsa fondamentale sia nei momenti ordinari, sia in situazioni straordinarie come questa, dimostrando tutta la sua forza, competenza e dedizione”.
I Giochi invernali, per la loro portata e complessità, sono stati definiti “evento eccezionale” e richiederanno una gestione straordinaria.
Il volontariato di Protezione civile è stato riconosciuto come
uno dei nove gruppi fondamentali che coordineranno l’organizzazione dell’evento
olimpico: insieme a viabilità, alloggi, sanità, assistenza alle persone
fragili, soccorso tecnico, gestione logistica, Ict e comunicazione. Numeri,
disponibilità e tipologie di attività richieste, che saranno formalizzate in un
Piano operativo dedicato.
L’obiettivo è garantire sicurezza, incolumità, assistenza e continuità del
territorio durante tutte le fasi, compresi eventuali interventi post-evento. A
supporto del sistema di volontariato è stato stanziato un fondo ad hoc,
destinato in particolare all’acquisto di attrezzature e dotazioni specifiche
per le associazioni e la Federazione dei Vigili del fuoco volontari, di cui è
previsto il coinvolgimento.
Attraverso un’apposita ordinanza, il presidente Fugatti ha attribuito al Dipartimento
Protezione civile il coordinamento di tutte le attività necessarie. Il piano
operativo in via di definizione prevede il potenziamento delle reperibilità e
della capacità di risposta delle strutture operative in caso di: eventi gravi o
maxi-emergenze nelle aree olimpiche e paralimpiche; eventi di rilievo nel resto
del territorio provinciale; emergenze extra-provinciali che comportino
l’attivazione della colonna mobile.
