ADAMELLO BRENTA. Nel Parco Naturale Adamello Brenta è stata avviata una nuova iniziativa per proteggere il bestiame al pascolo. Il progetto prevede l’utilizzo di un “recinto virtuale” attorno a due malghe, attivo fino a settembre, che impiega dissuasori acustici e luminosi con lo scopo di scoraggiare l’avvicinamento dei predatori, in particolare lupi e orsi.
A occuparsi direttamente dell’iniziativa è lo zoologo Andrea Mustoni, profondo conoscitore dell’area e punto di riferimento per il Parco: i ricercatori hanno installato 25 dissuasori, alcuni dei quali sono stati collocati attorno a malga Plan, dove i gestori convivono quotidianamente con la minaccia di predazioni.
Sembrerebbe che i dispositivi di rilevamento mostrino una presenza crescente di lupi, mentre gli avvistamenti di orsi sono in calo.
Questo cambiamento, che al momento è una percezione più che un dato certo, fa ragionare gli esperti. Le immagini delle fototrappole installate nel 2025 confermano una diminuzione dei passaggi degli orsi, facendo ipotizzare possibili episodi di bracconaggio.
Tuttavia, per confermare questa tesi, si attendono i risultati ufficiali del monitoraggio della Provincia.
