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Comunità della Val di Non, Pd, ‘Sul caos nomine sospetti di spartizione”

La sezione nonesa all'attacco: "Interessi personali e promesse elettorali dietro al braccio di ferro sulle poltrone?"

Comunità della Val di Non, Pd, ‘Sul caos nomine sospetti di spartizione”

CLES. "Il sospetto è che gli organi di governo che la costituiscono diventino terreno di spartizioni di cariche tra le varie amministrazioni della valle, con la regia nascosta di alcuni componenti della maggioranza del Consiglio provinciale. Del resto non si tratterebbe di operazioni nuove, basti ricordare l’improvvisa e mal motivata revoca dell’assessorato a Raffaella Falduti nella precedente legislatura da parte del presidente”.

Il Pd della Val di Non commenta la mancata designazione del comitato esecutivo della Comunità della Valle di Non. Tutto avviene nella seduta dei sindaci nonesi del 22 luglio: in discussione c’era l'autorizzazione al presidente a nominare i tre membri che dovrebbero affiancare Martin Slaifer Ziller e il vicepresidente Adrea Biasi nella gestione amministrativa dell’ente.

Il contendere è stato, in particolare, la richiesta da parte del sindaco di Ruffrè Mendola Donato Seppi e del primo cittadino di Romeno Luca Fattor di conoscere prima i nomi di chi siederà nell’organo di governo, sottolineando l’importanza suddividere le cariche tra i diversi comuni in modo che nessun ente, a parte Cles, possa avere due nomine in enti di rilievo. Il riferimento è a Livo, il cui sindaco Willi Zanotelli è stato scelto per entrare nel Consiglio delle Autonomie, e alla sua assessora Lycia Bendetti, candidata a entrare nel comitato esecutivo della Comunità. Il presidente invece non ha voluto vincolare la delibera ai nomi e così al momento della votazione la delibera è stata bocciata con 5 voti contrari, 4 astenuti e 10 favorevoli: peccato che per passare ne servissero almeno 12.

“Ci chiediamo se siano prese in considerazione le competenze e i contenuti politici nell’assegnazione delle deleghe oppure se a guidare le designazioni prevalgano amicizie personali o promesse maturate in campagna elettorale” continua il Pd, ponendo all’attenzione alcuni dei temi importanti: l’attivazione di politiche sociali concrete e urgenti: quali il potenziamento del servizio diurno; il coinvolgimento delle aziende locali per la creazione di percorsi formativi dedicati, volti a favorire un inserimento stabile e non saltuario nel mondo del lavoro; lo sviluppo di progetti di coabitazione autonoma; la realizzazione di opere strategiche urgenti di cui “si parla ormai da anni” come i collegamenti ciclabili dalla Val di Sole e dall’Alta Val di Non a Dermulo.

 

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