Con la posa
di un elettrodotto di media tensione, il Comune di Caldes va a chiudere
l"anello della rete di distribuzione elettrica. Il progetto preliminare
dell"intervento, redatto dall"architetto Walter Valentinotti, è stato approvato
dalla Giunta guidata dal sindaco Antonio
Maini e si è reso necessario per risolvere le carenze
legate alla rete elettrica comunale e per permettere il mantenimento della distribuzione
anche in caso di danni all"infrastruttura.
Oltre alla posa di una
nuova linea interrata che congiunge le cabine elettriche di Terzolas e Caldes,
il progetto prevede anche una serie di interventi finalizzati a mettere
in sicurezza l"intero sistema distributivo dell"energia elettrica dei Comuni di
Caldes e Cavizzana, di proprietà comunale, che è gestito dai due enti con un
accordo che vede Caldes quale capofila e che è affidato al Consorzio per i
servizi territoriali del Noce STN Val di Sole.
I lavori, quindi, riguarderanno
anche l"adeguamento tecnico alla cabina di produzione del rio Caldo, la realizzazione
di una nova cabina a Cavizzana, lo spostamento di quella di Samoclevo in un
sito più adeguato e funzionale e la messa in sicurezza della linea che
attraversa la ferrovia. Inoltre, su tutta la rete si prevede l"interramento di
alcuni tratti di linea. Il progetto nasce qualche
anno fa e ma, dopo una sua prima stesura, approvata con deliberazione giuntale
n. 25 del 24 luglio 2020, si è deciso di integrare la progettazione con una
serie di interventi che possano dare un risultato il più organico possibile: è
risultato chiaro infatti come l"intervento inizialmente prospettato non sarebbe
stato in grado di mettere in sicurezza il sistema distributivo dell"energia
elettrica.
«In questo modo - commenta il sindaco Maini - andiamo a rinnovare la
rete dei due Comuni con l"obiettivo di garantire una migliore performance nella
distribuzione dell"energia elettrica e per mettere in sicurezza
l"infrastruttura». L"architetto Valentinotti,
coadiuvato dal perito industriale Remo
Carner ha dunque redatto un nuovo progetto preliminare, propedeutico alla
domanda di contributo sul Fondo di riserva. Si stima una spesa pari a 456.573,26 euro di cui 367.020,69 euro
per lavori.
