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Aumenti e nuove prospettive per sanità, APSP ed enti locali in Trentino

Accordi per oltre 14 mila dipendenti pubblici trentini

Aumenti e nuove prospettive per sanità, APSP ed enti locali in Trentino

TRENTO. Giornata storica per il pubblico impiego trentino. Sono stati siglati due importanti accordi che riguardano migliaia di lavoratori del settore pubblico: dai medici del Servizio sanitario provinciale al personale delle case di riposo, passando per i dipendenti di Comuni e Provincia. Al centro, aumenti retributivi significativi e la revisione di un sistema ordinamentale fermo da oltre vent’anni.

L’APRAN (Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale) ha firmato un’intesa con i sindacati dei dirigenti medici e sanitari. Si tratta di un primo passo verso l’accordo definitivo che sbloccherà gli arretrati del periodo 2019–2024 e porterà a un adeguamento strutturale degli stipendi: si parla di un incremento medio lordo mensile di 1300 euro per circa 1300 professionisti, considerando anche il triennio 2025–2027.

Prevista anche una riorganizzazione dell’orario di lavoro e la regolamentazione delle prestazioni fuori sede. L’obiettivo è chiaro: migliorare le condizioni e rendere più attrattivo il sistema sanitario pubblico.

Dopo oltre 15 ore di trattative è arrivato anche l’accordo che coinvolge il personale degli enti locali e delle Aziende pubbliche di servizi alla persona.

Circa 14.000 lavoratori interessati e 15 milioni di euro messi in campo, più altri 10 milioni per le progressioni di carriera.

Tra i punti salienti c’è aumento dell’indennità per gli OSS, fino a 2000 euro, l’indennità notturne equiparate a quelle del comparto sanità, la possibilità di avanzamenti economici dopo tre anni nella stessa posizione e i reinquadramenti per infermieri, educatori, operai e restauratori.

Altro aspetto molto importante è che, dopo oltre vent’anni, viene completamente rinnovato il sistema ordinamentale delle qualifiche professionali. Una vera e propria “riforma” del pubblico impiego trentino.

Soddisfatto il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che ha seguito da vicino le trattative in veste anche di assessore al personale: “Si apre una nuova stagione per il comparto pubblico provinciale.

Questi accordi valorizzano chi lavora ogni giorno nei servizi essenziali e rafforzano il potere d’acquisto. È un investimento che dà qualità alla pubblica amministrazione e che può fare da traino anche per il settore privato”.

Sulla stessa linea l’assessore alla salute Mario Tonina: “Con l’accordo sui medici mettiamo a disposizione oltre 30 milioni di euro a regime, ma sono molto soddisfatto anche per l’intesa con le APSP: abbiamo riconosciuto il valore di figure fondamentali come OSS e infermieri, aumentando indennità e turnazioni notturne. Sono loro il cuore del nostro sistema assistenziale. Un grazie anche al Presidente di APRAN dott. Zanella, ai dirigenti provinciali dott. D'Urso e  dott. Comper, per l'impegno profuso nel portare a casa questo importante risultato".

 

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