Cultura & spettacolo

Val di Non tra poesia e leggenda: il teatro invade le sere d’estate

Al via “In viaggio con il Decamerone” e “JukeBox poetici”, due progetti che intrecciano Boccaccio, cacce selvagge e musiche scelte dal pubblico

Val di Non tra poesia e leggenda: il teatro invade le sere d’estate

VAL DI NON. I due progetti teatral-letterari promossi dalla Comunità della Valle di Non sono partiti. In viaggio con il Decamerone, partito il 12 agosto scorso, è alla quindicesima edizione. L’ormai tradizionale rassegna curata dal Gruppo Teatrale Moreno Chini quest’anno la presenta come prima azione del progetto più ampio e visionario che si richiama a Ciaza Mata. Il riferimento è alla variante nonesa dell’antica leggenda norrena della caccia selvaggia, che narra di spettri che travolgono nelle loro battute di caccia notturne chiunque incontrino sulla loro strada. Fuori di metafora, i teatranti del Gruppo Teatrale Moreno Chini vogliono coinvolgere un’intera comunità nella loro ‘matta’ compagnia.

Quello dei JukeBox poetici è, invece, un nuovo format di Elena Galvani e Jacopo Laurino, curato dall’Associazione Ponti: il pubblico riceve un menù con più di cento titoli tra cui scegliere, partecipando attivamente alla creazione del copione della serata.

Il progetto è in corso e durerà fino al 27 agosto 2025.

Il viaggio con il Decamerone riprende martedì 19 a Castel Belasi, con la prima di tutte e cento le novelle. Farà poi tappa a Romeno (prato di Alice), giovedì 21, con due novelle erotiche; martedì 26 a Cagnó (casa de Pretis) con la novella di Calandrino e la pietra favolosa; giovedì 28, a Cles (piazzetta C. Battisti), con la novella numero 100; l’approdo sarà a Taio (auditorium delle scuole elementari), domenica 31, alle 18 (tutte gli altri appuntamenti sono per le 20.45), con la storia di Gostanza e Martuccio.

Per un altro dei JukeBox poetici, bisognerà attendere la sera di mercoledì 27, quando ci si potrà radunare a Cavareno.

“Martedì 12 agosto, a Sanzeno, è iniziato il nostro viaggio con il Decamerone di Giovanni Boccaccio. Ciaza Mata, questa nuova creatura covata per anni, ha debuttato, e subito ha scatenato tempesta. La lunga notte di Andreuccio è durata pochissimo e i nostri attori, inzuppati d’acqua, hanno lasciato il palco, cantando, perdendosi fra gli ombrelli del pubblico che ancora li guardava.

Mercoledì e giovedì eravamo a Sfruz e a Rumo. Quelle dei JukeBox poetici sono state due calde sere d’estate: alcune persone le hanno passate con noi, scegliendo poesie da far risuonare fra i silenzi e i rumori delle notti paesane, in dialogo con i due clarinetti di Beatrix e Marco. Grazie al pubblico, attento e caloroso. Grazie ai musicisti, Iris Pancheri, Beatrix Graf e Marco Milelli. Grazie alla comunità della Val di Non che da anni crede in noi e grazie all’assessore Andrea Biasi, così presente e partecipe. Grazie all’Azienda Sanitaria e alla Fondazione Trentina Autismo, che pensano che il teatro possa essere cura, non solo per l’anima. Grazie a Fondazione Caritro, Bim e Regione.” Commentano Elena Galvani e Jacopo Laurino.

 

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