ROMENO. Il Coro San Romedio Anaunia di Romeno compie 60 anni; una tappa importate da celebrare e un’occasione da cogliere per ripensare a questi anni e per guardare al futuro. Per ricordare i suoi prima sessant’anni di attività, l’appuntamento è per il 30-31 agosto.
Sabato 30 agosto, alle ore 17.30, in sala Lanzerotti della Cassa Rurale di Romeno si terrà la presentazione del Volume “Ritroveremo i grilli” attraverso una breve tavola rotonda con gli autori dei contributi pubblicati. A seguire, alle ore 20:30, nella chiesa parrocchiale di Romeno, è previsto il concerto dei 60 anni con la presentazione ufficiale della raccolta monografica dedicata a Camillo Moser, “Brillano le stelle”. Oltre al Coro si esibirà il quartetto di corni.
Domenica 31 agosto, alle ore 10:30 il Coro San Romedio animerà la messa nella parrocchiale di Romeno nel corso della quale verranno ricordati anche tutti i coristi defunti. Alle 12:30 inizierà la festa presso il tendone in Piazza Lampi a Romeno con il pranzo e a seguire alle 14 il saluto alle delegazioni dei Cori amici provenienti da Waldhilsbach (Germania) da Orune (Sardegna) e da Parma. Alle 15 il concerto del Coro San Romedio, diretto da Luigi Deromedis e del Coro Roen di Don diretto da Alberto Lorenzi. Poi festa, lotteria e musica per stare insieme ricordare e rinsaldare l’amicizia che è alla base di ogni coro.
Per l’occasione il Coro ha realizzato un’incisione monografica dal titolo “Brillano le stelle” che propone 14 canti, alcuni in esclusiva, che il musicista di Lavis Camillo Moser ha composto per coro maschile alcuni dei quali su testi del poeta, anch’egli di Lavis, Italo Varner. Nel 2025 ricorrono i 40 anni dalla scomparsa di quest’uomo che tanto ha dato alla musica trentina; Moser aveva stretto un legame profondo di amicizia con il maestro Fabio Pedrotti, anch’egli scomparso nel 2020, che per quarant’anni ha diretto e plasmato il Coro San Romedio prima di consegnarlo nelle mani dell’attuale direttore Luigi Deromedis. L’incisione è arricchita da due brani eseguiti con il quartetto di corni composto da Nicola Ravelli, Nilo Caracristi, Massimo Simoncelli e Diego Moser, figlio di Camillo che ha anche composto l’accompagnamento ai brani che forse più di tutti rappresentano la produzione del Moser: “La Madonina” e “La tera del nono”.
Ha voluto poi realizzare un prezioso contributo che, attraverso la memoria ed il confronto, stimola il ragionamento sul futuro di un fenomeno, quello del “canto di montagna”.
Questo l’obiettivo del volume “Ritroveremo i grilli, Memorie di Coralità”. Il libro raccoglie le testimonianze di uomini che hanno costruito la coralità delle valli trentine ma anche di esperienze di grande interesse del panorama nazionale che si giocano sul filo del confronto fra la memoria, l’oggi ed il domani del canto di montagna. Hanno offerto il loro contributo alcuni direttori e protagonisti delle Valli del Noce quali Alberto Lorenzoni, già direttore e fondatore del Coro Monte Peller di Cles, Giovanni Mariotti, direttore del Coro Croz Corona, Adriano Dalpez, direttore e fondatore del Coro Sasso Rosso Val di Sole e Luigino Endrighi che racconta la vicenda artistica di Aldo Lorenzi, fondatore e per anni direttore del Coro Roen di Don. Interessanti i contributi di Alessandro Ledda, direttore del Coro Cet di Milano e di Giacomo Monica, direttore e Fondatore del Coro Montecastello di Parma. Accanto alle esperienze trovano spazio le riflessioni che toccano anche (sul filo del rapporto fra Camillo Moser e Fabio Pedrotti) il tema del rapporto fra direttori e compositori: ne parlano Sandro Filippi, musicista e compositore che ha anche fornito la consulenza tecnico artistica all’incisione, e Giuseppe Calliari, musicista e musicologo.
Il volume propone un intervento di Giorgio Cogoli, già Presidente della Federazione Cori del Trentino, fondatore della Feniarco (Federazione corale Italiana) e promotore del movimento corale europeo, e gode anche di interessanti interventi di Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione del Museo Storico del Trentino e di Claudio Martinelli, Presidente del Conservatorio Bomporti di Trento. L’ultimo capitolo del volume, che raccoglie anche una serie di immagini di repertorio del Coro San Romedio, chiude con il racconto dei suoi sessant’anni di storia.
Tutto ciò è stato possibile grazie al sostegno e la collaborazione delle Istituzioni, Comuni di Romeno e Lavis, Provincia Autonoma di Trento e Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, della Cassa Rurale Val di Non Rotaliana e Giovo e della Federazione Cori del Trentino.
