TRENTO. In
poco meno di tre mesi - dal primo giugno al 29 agosto 2025 - la Centrale unica
di emergenza 1–1–2 ha gestito ben 70.524 chiamate. Più della metà (38.145)
hanno riguardato reali situazioni di emergenza (pari ad oltre 400 eventi al
giorno), con picchi che in una sola giornata – domenica 10 agosto – hanno
raggiunto quota 1.254 richieste. Tra i numeri più significativi, le 852
richieste di intervento sanitario in ambiente impervio, oltre alle 102
segnalazioni di persone smarrite in montagna. A conferma dell’importante
presenza di ospiti stranieri, le 911 chiamate da persone che non parlano
l’italiano, con attivazione del servizio di interpretariato che appare sempre
più prezioso. Sono invece 20 le segnalazioni automatiche di caduta o incidente
stradale senza l’interazione dell’utente da parte di dispositivi elettronici di
emergenza installati su smartwatch, cellulari e automobili. Questi dati, che
raccontano il cuore pulsante della macchina della sicurezza trentina, sono
stati illustrati in occasione della visita istituzionale del commissario del
Governo Isabella Fusiello, alla
Centrale unica di emergenza. All’incontro ha preso parte anche l’assessore
provinciale Giulia Zanotelli, che
guida il Coordinamento nazionale in materia di Protezione civile nell’ambito
della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Erano accompagnate
dal dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait, dal dirigente del
Servizio Prevenzione rischi e Cue Bruno
Bevilacqua, dal direttore della Cue Italo
Della Noce, dal direttore di Trentino Emergenza Andrea Ventura e dal caposquadra del Corpo permanente dei Vigili
del fuoco di Trento, Renato Conotter. Durante l’appuntamento è stata illustrata
l’organizzazione del sistema di protezione civile trentino, che può contare su
13mila operatori, di cui 12mila volontari. Una realtà che rappresenta uno dei
pilastri dell’autonomia speciale, capace di garantire efficienza, prossimità al
cittadino e rapidità d’intervento. “Il sistema trentino della Protezione civile
è un modello riconosciuto a livello nazionale, grazie alla professionalità
degli operatori e alla forza straordinaria del volontariato. I dati illustrati
oggi testimoniano non solo la complessità delle sfide affrontate
quotidianamente, ma anche la capacità del Trentino di rispondere con efficacia
e innovazione” ha dichiarato l’assessore Zanotelli. Il commissario del Governo
Fusiello ha sottolineato come “la Centrale unica di emergenza rappresenti un
punto nevralgico per la sicurezza dei cittadini e per la gestione integrata
delle emergenze”.
Nel corso della visita sono state presentate anche le
principali innovazioni già attive e i progetti in corso. Particolare attenzione
è stata riservata alle procedure che consentono di riconoscere rapidamente i
casi di arresto cardiaco, con domande chiave poste dagli operatori del 112 che
permettono di attivare in anticipo i soccorsi. A supporto di questo impegno si
affianca la diffusione capillare dei defibrillatori tra i Corpi dei Vigili del
fuoco volontari e l’attività di formazione nelle scuole, che garantisce a tutti
gli studenti delle superiori la certificazione per l’uso del Dae.
Un altro fronte su cui la Centrale sta investendo è quello dell’intelligenza
artificiale, utilizzata in particolare come supporto nella trascrizione delle
chiamate. Importanti anche le soluzioni sperimentate per gestire il
sovraccarico di chiamate in occasione di eventi meteo estremi, con filtri
dedicati che consentono di ottimizzare il flusso e di distinguere rapidamente
le situazioni urgenti da quelle che non comportano un pericolo immediato.
Attualità
Centrale 1-1-2, da giugno gestite oltre 400 emergenze al giorno
La visita del commissario del Governo Fusiello e dell’assessore Zanotelli
