TRENTO. In arrivo importanti novità per riorganizzare l'assistenza sul territorio, mettendo al centro le esigenze dei cittadini e valorizzando il ruolo dei professionisti. La Giunta provinciale, su indicazione dell'assessore alla salute e politiche sociali Mario Tonina, ha approvato l'Accordo integrativo provinciale per i medici di medicina generale, siglato dalla Delegazione della medicina generale lo scorso 4 agosto, in attuazione dell'Accordo collettivo nazionale dell'aprile 2024. Significative le risorse messe in campo che ammontano a circa 1.300.000 euro per il 2025, 4.800.000 euro per il 2026 e 5.600.000 euro per il 2027 e a regime.
"Questo accordo segna una svolta per la medicina territoriale nella nostra provincia - spiega l'assessore Tonina -. Non si tratta solo di una revisione contrattuale, ma di un vero cambio di paradigma che rende la sanità del futuro più vicina a ogni cittadino. Fulcro del nuovo modello sono le Aggregazioni Funzionali Territoriali, che garantiranno continuità assistenziale 24 ore su 24 e la nuova figura del medico del ruolo unico di assistenza primaria che assicurerà la presenza presso le prossime nuove Case di Comunità. Abbiamo scelto di investire concretamente, con risorse dedicate, strutture moderne e strumenti innovativi, come telemedicina e intelligenza artificiale, rafforzando al tempo stesso le tutele per i professionisti. È un passo avanti importante per la qualità del lavoro dei medici e per il servizio che offriamo ai cittadini. Un risultato reso possibile grazie all'impegno della Delegazione trattante, con i rappresentanti APSS, della dottoressa Franca Bellotti, sostituto dirigente del Servizio professioni sanitarie, formazione e rapporti con le Università, e del dirigente generale dottor Antonio D'Urso, nonché dei sindacati e in particolare dei segretari Nicola Paoli, SMI Trentino, Valerio Di Giannantonio, FIMMG Trentino, e Roberto Adami, SNAMI Trento", conclude l'assessore provinciale.
L'accordo punta ad offrire un servizio più efficiente e orientato ai bisogni dei cittadini, con una forte spinta sull'integrazione tra medici, strutture e servizi, anche in attuazione degli obiettivi del PNRR.
Ecco i punti chiave:
Medici di famiglia: un ruolo
sempre più centrale
Il nuovo accordo regolamenta le attività svolte dalla nuova figura
del medico del ruolo unico di assistenza primaria, introdotta
dall'Accordo nazionale, che, oltre a curare i propri assistiti, potrà svolgere
attività orarie in diverse sedi, tra cui principalmente le Case
della Comunità, in attuazione del PNRR, gli Ospedali di Comunità, le sedi
di Continuità Assistenziale, le Strutture intermedie o presso la Centrale
Operativa 116117, con riconoscimento di specifici incentivi
economici.
Aggregazioni funzionali
territoriali (AFT): la chiave dell'assistenza h24
Il fulcro del nuovo modello sono le AFT, che troveranno piena
realizzazione con la partecipazione di tutti i
medici, che coordinano la loro attività per garantire
continuità assistenziale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 con il coordinamento
degli orari di ambulatorio dei medici nella fascia diurna 8-20 e con
attività notturna, festiva e prefestiva nelle sedi aziendali
e prioritariamente presso le Case di Comunità. Queste nuove aggregazioni
si integreranno con le medicine di gruppo integrate già esistenti,
che coinvolgono circa il 90% dei medici, e lavoreranno su obiettivi comuni
per migliorare la presa in carico dei pazienti, in particolare quelli con
patologie croniche. In base all'Accordo sono previsti specifici incentivi al fine
di supportare le attività assistenziali nelle AFT ed è
prevista inoltre la messa a disposizione gratuitamente, e non più in
locazione, di tutti gli ambulatori disponibili da parte dell’Azienda
sanitaria, mentre per i medici che operano in altre strutture, è previsto
un contributo forfettario.
Valorizzazione professionale
e nuovi strumenti
L’accordo valorizza la figura del Referente di AFT, con il
compito di coordinare le attività dei medici e dialogare con il Distretto
sanitario, e del Coordinatore distrettuale di AFT, che si interfaccia con
l'Azienda sanitaria per temi di medicina territoriale e in particolare
sull’appropriatezza prescrittiva. Inoltre, l’intesa valorizza l'uso
della telemedicina e dell'Intelligenza Artificiale, e rafforza le tutele
per la genitorialità e la malattia, introducendo soluzioni come
il part-time e lo smart working per i medici con figli minori.
Risorse
L'Accordo regolamenta l'utilizzo dei Fondi previsti dall'Accordo
nazionale e le quote per attività e servizi aggiuntivi e prevede
risorse provinciali integrative destinate principalmente alla
valorizzazione del lavoro in AFT (circa 2 milioni), a sostenere i costi di
gestione degli ambulatori principali per i medici che non dispongono degli
ambulatori gratuiti (circa 1 milione) e all'attivazione del nuovo modello
assistenziale con attività orarie presso le Case di comunità ed altre strutture
(circa 2,6 milioni, comprensivi di una parte di compensi previsti dall'Accordo
nazionale ma il cui finanziamento è a carico del bilancio provinciale).
