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West Nile

Cosa c'è da sapere su questa novità

West Nile

Una delle notizie di cui maggiormente abbiamo sentito parlare durante questa estate sicuramente è stata quella relativa alla trasmissione del virus denominato “West Nile”. Una situazione, per certi versi, ancora preoccupante, dalla quale non possiamo dire di essere fuori, infatti, secondo gli esperti sembra che il picco possa arrivare a breve, intorno alla prima metà di settembre. Ma di cosa si tratta esattamente? In cosa consiste il virus West Nile? Si tratta di una malattia provocata dal suddetto virus che a sua volta fa parte dei Flaviviridae, isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile dal quale prende appunto il nome. È diffuso in quasi tutto il pianeta, in Africa, Asia Occidentale, Europa, Australia e America.

A fare da vettori del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di diffusione della malattia nei confronti dell’uomo. È importante sottolineare che la febbre West Nile non è contagiosa tra gli individui: infatti non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette.

Per quanto riguarda la situazione attuale, che emerge dai dati registrati nei vari paesi nelle ultime settimane, in Europa i casi totali di infezioni sono circa 335.

Purtroppo molti di questi casi sono stati rilevati in Italia, circa 270. Il nostro paese è infatti il primo in Europa per casi di infezione dal virus West Nile.

Certamente è importante non abbassare la guardia, ma allo stesso tempo non creare allarmismi, i casi relativi ai decessi, bisogna dirlo, ci indicano che le vittime avevano importanti patologie pregresse. Questo però non significa che la prevenzione e l’attenzione non siano importanti. Gli studi a riguardo sottolineano come, anche in questo ambito, sta incidendo molto il cambiamento climatico, a causa del quale le estati sono più lunghe e gli inverni più miti.

Questo clima tende a favorire stagioni di trasmissione più intense e prolungate. Tra le raccomandazioni che maggiormente vengono suggerite alla popolazione, soprattutto nelle aree maggiormente colpite, ricordiamo l’importanza di cautelare in particolar modo le persone più fragili come i bambini e gli anziani e proteggersi dalle punture di zanzara usando repellenti.

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