p>ROMENO. Il Coro San Romedio Anaunia di Romeno ha scelto di celebrare la tappa prestigiosa dei 60 anni non limitandosi a raccontare la propria storia, ma anche quella della coralità delle Valli del Noce e del Trentino. E nel farlo ha voluto anche stimolare un confronto sul fenomeno culturale, il canto di montagna, che è costitutivo della cultura e della memoria della nostra terra, aprendolo anche all’incontro con esperienze di altre regioni italiane. Sabato 30 alle 17.30 la sala Emanuele Lanzerotti della Cassa Rurale a Romeno ha ospitato il momento di presentazione del volume “Ritroveremo i grilli – Memorie di Coralità”.
Con la conduzione di Walter Iori, hanno portato la loro testimonianza alcuni degli autori delle monografie che compongono il volume anche attraverso un interessante e, a tratti, acceso dibattito aperto dal gradito saluto vocale inviato da Giorgio Cogoli, già presidente della Federazione Cori del Trentino, oltre che promotore del movimento corale italiano ed europeo.
Al tavolo dei relatori si sono poi avvicendati in tre momenti, intervallati dall’esecuzione di due brani da parte del Coro, i direttori Adriano Dalpez, Paolo Lorenzoni, Giovanni Mariotti, Giacomo Monica e Luigino Endrighi che ha ricordato la figura di Aldo Lorenzi.
Il dibattito sulla coralità, arricchito dalle diverse visioni ed esperienze, ha goduto anche del contributo importante di Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino e di Claudio Martinelli, presidente del Conservatorio Bomporti di Trento.
La seconda parte, attraverso i contributi di Sandro Filippi, musicista e compositore, Diego Moser, musicista e Luigi Deromedis, ha invece proposto un interessante e coinvolgente ricordo di Camillo Moser e del suo rapporto profondo con Fabio Pedrotti, scomparso nel 2020, che ha diretto il coro per più di 40 anni prima di consegnarlo nelle mani dell’attuale direttore Luigi Deromedis.
Le conclusioni del pomeriggio, aperto dai saluti istituzionali dell’assessore alla cultura del Comune di Romeno Cristina Hueller, del consigliere regionale Daniele Biada e del presidente della Comunità della Val di Non Martin Slaifer Ziller, sono state proposte dal presidente della Federazione dei Cori del Trentino Paolo Bergamo.
A seguire, nella chiesa parrocchiale di Romeno, il momento certamente più emozionante con il Concerto del 60esimo e la presentazione dell’incisione monografica dedicata a Camillo Moser, del quale ricorrono i 40 anni dalla scomparsa, proposta dal Coro San Romedio con la straordinaria partecipazione dell’ensemble trentino di corni composto da Lucia Maria Palumbo, Nilo Caracristi, Nicola Ravelli e Diego Moser, sotto la direzione di Luigi Deromedis.
Il concerto si è aperto con un breve video-racconto della storia del coro attraverso le voci dei fondatori, dei protagonisti ed il simpatico appello finale dei giovani coristi rivolto ai tutti i ragazzi, “venite a cantare con noi”, e si è chiuso con l’esecuzione de “La Madonina”, frutto dello straordinario “ritrovo” di estro e poesia fra Camillo Moser ed il poeta, anch’esso di Lavis, Italo Varner, proposta dal coro con l’accompagnamento dell’ Ensemble di corni che ha emozionato un pubblico che la parrocchiale di Romeno ha faticato a contenere: un inno alla bellezza, ha osservato Iori in apertura, in una chiesa dove la grande Pala del Lampi dedicata all’Assunta, della quale ricorrono 200 anni, la musica ed il canto hanno suscitato emozioni difficili da dimenticare.
Durante il concerto, oltre ai saluti istituzionali dell’assessore Hueller e dei consiglieri regionali Daniele Biada e Paola Demagri (presente anche in qualità di presidente del Coro 7 larici), ha preso la parola anche il maestro Sandro Filippi che ha accompagnato e supportato il Coro nel lavoro di studio e di incisione dei brani.
Infine, il giorno della festa che si è aperto con il ricordo dei coristi e dei famigliari defunti nella celebrazione della Santa Messa, cantata dal Coro San Romedio, nella parrocchiale di Romeno.
Poi il pranzo al quale hanno preso parte tantissimi paesani sia di Romeno che dei tanti paesi dai quali provengono i coristi.
Alle 14 un momento particolare dedicato agli amici; il coro nei 60 anni nei quali ha viaggiato il mondo sulle strade della musica ha costruito tanti legami alcuni dei quali perdurano nel tempo.
Per festeggiare il sessantesimo del San Romedio sono giunte a Romeno delegazioni da Waldhilsbach, cittadina nei pressi di Heidelberg in Germania, il cui coro è gemellato col Coro di Romeno già dal 1974; poi un gruppo del Coro Montecastello di Parma guidato dal Maestro Giacomo Monica che in questi anni ha supportato il San Romedio preparandolo anche per la partecipazione al Concorso Pigarelli ed infine una delegazione del coro “La lizera” di Orune, Sardegna, che con il San Romedio ha stretto un profondo legame di amicizia.
Il momento, aperto dall’intervento del sindaco di Romeno Luca Fattor, è stato anche occasione per ringraziare sponsor e sostenitori e per ricordare alcune figure importanti nella storia del Coro: Fabio Pedrotti, Luigi Manganini e il cavalier Alfredo Sarcletti.
E infine la musica con un concerto che ha visto la gradita partecipazione, insieme al Coro San Romedio, del Coro Roen di Don, diretto da Alberto Lorenzi; durante il concerto un momento di grande emozione: i due Cori hanno voluto omaggiare Rosetta Moser, moglie del maestro Camillo Moser scomparso nel 1985, presente al concerto insieme ai figli Diego e Graziana.
