TRENTO. L’accordo con il Mercosur deve essere vincolato a precise
garanzie sul rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi e
su controlli puntuali su tutti i prodotti agroalimentari che entrano in Europa,
se non vogliamo mettere a rischio la salute dei consumatori e il futuro delle
filiere agroalimentari. È quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia nel
commentare l'adozione da parte del Collegio dei commissari Ue dell'accordo di
partenariato con il blocco dei paesi sudamericani. "La previsione di una clausola di salvaguardia - afferma il
presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi - seppur
un passo in avanti, non è sufficiente a sostenere le imprese agricole e
agroalimentari rispetto ai possibili contraccolpi dell’accordo, poiché non se
ne prevede l’attivazione automatica che la renderebbe realmente efficace. Senza
dimenticare che non possono esistere compensazioni adeguate rispetto al rischio
di devastare il tessuto produttivo europeo". Le stesse generiche rassicurazioni della Commissione sull’avvio di iniziative
complementari, comprese valutazioni d’impatto sull’allineamento degli standard
di produzione (fitofarmaci, benessere animale) per i prodotti importati devono
trovare inoltre adeguata collocazione all’interno dell’accordo stesso. "Oltre a ciò -ricorda Barbacovi- occorre garantire controlli sul
100% dei prodotti agroalimentari che entrano nei confini europei per
assicurarne la sicurezza alimentare e il rispetto delle regole che valgono per
i nostri produttori.
Nei Paesi sudamericani si fa tutt’ora largo uso di
antibiotici e altre sostanze come promotori della crescita negli allevamenti,
oltre all’utilizzo uso di pesticidi vietati da anni nella Ue". Nei primi nove mesi del 2025 sono scoppiati 130 allarmi alimentari nei Paesi Ue
legati all’importazione di prodotti alimentari dal Mercosur, di cui oltre un
terzo legati proprio alla carne, secondo un'analisi Coldiretti su dati
Rasff. Proprio la carne bovina e quella di pollo, assieme a riso e zucchero sarebbero
peraltro le filiere più danneggiate dall’accordo. Senza le necessarie garanzie l’accordo colpirà le piccole e medie imprese
agricole italiane ma anche le piccole aziende del Sudamerica andando a
peggiorare ulteriormente un deficit della bilancia commerciale agroalimentare
tra Italia e Mercosur già estremamente ampio.
Nei primi cinque mesi del 2025, inoltre, le importazioni in Italia di prodotti
alimentari dai Paesi Mercosur sono aumentate del 20%, con punte del 35% per la
carne, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. "E’ assolutamente inaccettabile, poi, l’idea di utilizzare i soldi della
riserva di crisi della Politica agricola comune per coprire – conclude
Barbacovi - i potenziali danni economici causati dall’accordo alle filiere,
usando in pratica i soldi degli agricoltori, anche alla luce degli
inaccettabili tagli alla Pac annunciati dalla Commissione".
Green news
Coldiretti/filiera Italia, accordo ancora insoddisfacente
Servono reciprocità e più controlli. Senza regole comuni rischio concorrenza sleale e danni alla salute dei consumatori
