CALDES. "Abbiamo portato in assemblea un bilancio dignitoso, ma
naturalmente non ci lascia soddisfatti e ci sprona a migliorare". Alessio Rauzi commenta così l"esito
dell"assemblea dei soci del Caseificio
Comprensoriale Cercen, tenutasi
stamattina alle Contre di Caldes, una sede ideale,
semi aperta e quindi adatta alla giusta osservanza delle norme di
distanziamento e areazione.
E dopo il saluto del sindaco di Caldes Antonio
Maini, i lavori hanno evidenziato una situazione delicata, in cui non manca un
cauto ottimismo per il prossimo futuro. "Indubbiamente viviamo un
momento di difficoltà , ma non drammatico "“ spiega Rauzi "“ abbiamo un leggero
arretramento causato dalla pandemia, ma che è generale; in particolare hanno lavorato
poco i punti vendita, la vendita diretta, il settore Horeca". Tuttavia le prospettive
inducono ad un cauto ottimismo: "Speriamo in questa stagione estiva, che sia
nella norma e per la quale vediamo buone prospettive; ancora di più sarà la
ripresa nella prossima stagione invernale, totalmente mancata nell"ultimo anno;
chiudiamo il bilancio a 0,52 euro/kg, non siamo soddisfatti, dobbiamo migliorare;
ma si deve anche tenere presente che a causa del tempo di stagionatura, è solo dopo due
anni che possiamo valutare appieno la situazione".
Il Caseificio Cercen, che ha sede a Terzolas, venne fondato nel 1971 e pertanto quest'anno compie mezzo secolo di vita: "Un traguardo importante - commenta Rauzi - per il quale pensiamo a qualche iniziativa celebrativa, anche se al momento non abbiamo progetti precisi".
Attualità
Cercen: dopo un anno difficile, prospettive positive
Alessio Rauzi: Abbiamo portato in assemblea un bilancio dignitoso, che non ci lascia soddisfatti e ci sprona a migliorare
