CALDES. "Stavolta ho vinto io caro Orso. Tié!" Così Nicoletta Andreis, titolare dell"agritur Solasna di San Giacomo di Caldes, commenta su Facebook l"ennesima visita del plantigrado: "Hai fatto di nuovo una visita qui qualche notte fa, ma ho vinto io".
Un orso che a quanto pare una visita all"anno la concede all"agritur: ma stavolta ha trovato difese arcigne, come testimonia il segno degli unghioni su una porta di legno, del pollaio, o della stalla. Nicoletta 1, orso 0.
Scrive Nicoletta Andreis:
"Mi hai trovata impreparata un paio di volte e i danni mi hanno fatta piangere tantissimo. Non sono più libera come una volta! Nessuno è più libero da quando ci sei. Ora non posso più lasciare gli animali fuori di notte. E non mi posso permettere di dimenticare i cancelli o le porte aperte. Ora, prima che faccia buio, chiudo e richiudo gli animali. Poi nel dubbio ritorno a controllare. Quando il sole è già alto sopra la Val di Non libero pecore, galline, capre e Galileo. Mai prima perché al mattino presto mica dormi tu.
Controllo e ricontrollo i recinti elettrici e spesso mi alzo in piena notte a
ricontrollare se ho accesso la batteria, perché alla mia età succede che mi
dimentico. Hai fatto un gran casino anche stavolta. Hai rovistato nella raccolta
differenziata, hai ribaltato le balline del fieno, spaccato assi delle
recinzioni, sei entrato nel pollaio dal tetto, hai sfondato la rete, hai
distrutto la porta che però ha tenuto bene perché era massiccia e chiusa da
dentro, hai aperto i nidi per entrare nel pollaio ma il foro era troppo piccolo
per il tuo sedere e per la tua testona.
Hai provato ad entrare dalla finestra
rompendo le assi che la tenevano su ma hai ceduto e allora ti sei mangiato
tutto il mangime delle galline. Ti sei fissato poi con le case dei conigli
distruggendole ma non c'erano perché sono ancora in stalla. Hai provato anche a
salire sulla mtb. Il post prosegue, con precise richieste alle
isitituzioni, non senza qualche critica e proposte concrete: "Vorrei che la provincia investisse di più in
recinzioni sicure, queste, somigliano al filo interdentale e ti fanno solo il
solletico. Vorrei vedere i bidoni dell'umido chiusi e sicuri, a prova d'orso.
Pollai fatti come si deve. Bisognerebbe che la provincia facesse di più.
Recinzioni più sicure, meno burocrazia per proteggere gli animali, dissuasori
acustici e visivi, bidoni dei rifiuti anti orso ovunque. Secondo
voi foraggiarli in quota lontano dai pascoli e dai paesi non è etico, ma è
etico quello che state facendo al Casteller? Anche se dite che non è corretto
alimentare gli orsi sarebbe però utile a difendere i nostri animali, perché se
è sazio un orso non va a cercare prede! Formazione e informazione, dalle scuole
ai turisti, qualche pannello sbiadito nel parco non serve più a nulla.
Bloccate
totalmente le zone dove ci sono mamme con i cuccioli, evitate il passaggio a
turisti, fotografi e cacciatori. A suon di multe. Se non avete forestali a
sufficienza mandateci gli animalisti o gli attivisti a controllare le aree. Ci
andrebbero volentieri secondo me. E anche gratis poi. Finanziate progetti
pilota a ragazzi, scuole e università che propongano idee e soluzioni alla
convivenza uomo orso. Sbraitate
di meno e fate e investite di più. Ci
sono tante belle menti nel nostro Trentino che potrebbero davvero aiutare tutti
a stare meglio, convivendo. Trovando soluzioni alternative e concrete.
Altrimenti siate umili e ammettete che non siete in grado di gestire la
situazione e date in mano la gestione dei grandi carnivori a chi ha più
capacità e voglia di farlo".
Ti sei fatto un giro nel mio orto appena seminato e per fortuna ti sei
dimenticato di far visita alle mie api. Non hai risparmiato quelle del vicino
purtroppo. Gli animali erano spaventati ed io pure, avevo il cuore che batteva
a mille e mi sono calmata solo quando li ho visti tutti sani e salvi. Non ho
chiesto nessun risarcimento alla provincia, li ho solo avvisati della tua
visita. Anche se i danni sono tanti, preferisco lasciare i soldi a chi perde,
per sfortuna, leggerezza, sbadatezza o altro galline pecore arnie"¦"
