PELLIZZANO. Scelgono di il piazzale antistante la Casa di Riposo di Pellizzano, i consiglieri provinciali del Patt Paola Demagri e Michele Dallapiccola e il capogruppo della sezione locale del partito Gianluca Zambelli per manifestare la loro preoccupazione circa la mancata riattivazione del punto prelievi dell"alta Val di Sole, chiuso lo scorso anno a causa dell"emergenza sanitaria.
I consiglieri
del Patt, sollecitati dal proprio dal capogruppo Zambelli preoccupato per il
protrarsi della situazione, tornano, quindi, sulla questione dopo aver
presentato a ottobre 2020 una prima interrogazione, poi sostenuta da un
ulteriore atto politico depositato a febbraio. L"Azienda provinciale per i
servizi sanitari infatti aveva disposto la chiusura momentanea del servizio perché
i locali non sono adeguati a garantire un accesso in piena sicurezza in un periodo
di pandemia. «Oggi ci troviamo qui con un punto prelievi sospeso dallo scorso
anno "“ commenta la consigliera Demagri "“ e che la Giunta provinciale non ha
ancora riattivato nonostante le promesse di individuare locali più idonei».
Locali, che dice Demagri, si potrebbero trovare nella struttura della Casa di
Riposo visto che proprio la Rsa ha manifestato la disponibilità a mettere a
disposizione spazi e personale per garantire il servizio.
La stessa amministrazione
comunale di Pellizzano, come confermato dal vicesindaco Ennio Pangrazzi,
giunto per un veloce saluto ai consiglieri, si è resa disponibile a fornire
degli spazi in modo da consentire la ripresa di un servizio fondamentale per tutta
la popolazione dell"alta valle. L"ambulatorio è infatti fruito dagli utenti residenti
in zone di montagna periferiche, come il Passo del Tonale, la Val di Peio, le frazioni
di Termenago, Castello, Ortisè, Menas, molto distanti dal punto prelievi di
Malé, e, con regolarità anche quindicinale, da persone in trattamento con gli
anticoagulanti orali e che devono sottoporsi a esami ematochimici con cadenza
più dilatata. «La scelta di chiudere "“ continua Demagri - va a colpire la
popolazione anziana che per raggiungere Malé deve utilizzare i mezzi pubblici,
perdendo magari tutta la mattinata per un"analisi che normalmente avrebbe
richiesto mezz"ora, un"ora di tempo, o che deve chiedere a familiari, vicinato
o volontari di essere accompagnati».
«Siamo molto preoccupati
"“ aggiunge anche Zambelli "“ e molte persone ci hanno fatto presente il loro
disagio per doversi recare fino a Malé per le analisi. Il timore è che questo
disagio possa portare gli utenti a rinunciare a curarsi. Ci auguriamo che una
volta tornati in zona bianca il servizio possa ripartire al più presto». Ma la situazione
di Pellizzano diventa per i consiglieri provinciali anche il pretesto per un"analisi
sulla riforma della sanità trentina voluta dal Governo provinciale. «La Giunta provinciale sta promuovendo una
riforma sanitaria che in linea di principio annuncia la prossimità dei servizi,
la loro capillarità e che, si dice, vuole mettere al centro il cittadino "“ concludono infatti Demagri e Dallapiccola -. Nella
realtà la cornice normativa è molto debole e non vi scorgiamo nulla di ciò che
è stato annunciato nelle strategie per i territori».
