CALDES. Tutto esaurito e alto gradimento per gli oltre 100 iscritti che hanno approfittato a Caldes della decima edizione delle Giornate FAI d"Autunno, organizzate dal Gruppo FAI Val di Sole e Val di Non. Protagonisti sono stati Castel Caldes e l"importante mostra "Huomini d'armi, lettere e religione. Solandri illustri dal Cinquecento al Novecento", oltre alle vie del centro storico, la chiesa di san Bartolomeo e alcuni atelier d"artista: tutto racchiuso in un itinerario dal titolo "Caldes: racconto di un borgo. Il castello, i palazzi, gli artisti".
In questo modo Caldes ha mostrato agli attenti e interessati visitatori l"alta qualità architettonica di un tessuto urbano in cui gli edifici dall"architettura rurale si alternano a palazzi signorili della nobiltà locale, alla ricerca delle tracce e delle storie dei personaggi che nel corso dei secoli hanno dato lustro a questo borgo alpino.
In particolare, assai apprezzata è stata la mostra in corso a Castel Caldes "Huomini d'armi, lettere e religione.
Solandri illustri dal Cinquecento al Novecento", viaggio tra alcune delle personalità più importanti della valle: Jacopo Aconcio di Ossana (1510-1567), i pittori Francesco Marchetti (1641-1698), Antonio e Francesco Guardi (1712-1793), Bartolomeo Bezzi (1851-1923); ancora i tipografi cinquecenteschi di Termenago Nicolò Bevilacqua e Donato Fezzi, uomini d"arme come Giovanni Battista Pezzen (1567-1616), prelati come Giacomo Massimiliano Thun (1681-1742); infine, con le storie di patrie e patrioti tra il Settecento e la Grande guerra, con le figure, tra le altre, di Francesco Manfroni ed Ergisto Bezzi, tra lealismo asburgico e aspirazioni nazionali italiane.
Nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, edificata nel 1852, i gruppi hanno scoperto la Crocifissione realizzata dall"artista Paolo Vallorz nel 1975 e donata dallo stesso al suo paese natale.
L"itinerario è poi proseguito poi tra le vie del paese attraverso la piazza, cuore del borgo antico, caratterizzata dall'antico campanile duecentesco, e poi lungo via del Zòcol, via Umida, via Francesca Manfroni Prati.
La visita si è conclusa con un"esperienza eccezionale: la visita della fucina di Luciano e Ivan Zanoni. I due artisti hanno svelato i segreti della lavorazione del ferro e del loro successo internazionale. In ultimo a Samoclevo, frazione di Caldes, la visita dell"atelier del pittore Mauro Pancheri, le cui opere riflettono la natura e il paesaggio solandro.
