CLES. Visibile da gran parte della Val di Non, anche quest"anno l"albero di Natale "dei Micheli" torna a splendere e ricordare. Una vera e propria tradizione che raggiunge il traguardo dei 36 anni: era il 1985 quando Giuseppe Micheli allestì per la prima volta l"albero su un terreno in quota sopra la borgata, in posizione fortemente panoramica, dove Giuseppe e la moglie Rita amavano passare le giornate all"aperto. Quell"albero divenne in breve un vero e proprio evento di famiglia, coinvolgendo un po" tutti e in particolare Bruno, fratello di Giuseppe.
E quando nel 1994 Giuseppe è scomparso, la tradizione non si è fermata, diventando un modo per ricordare il caro defunto. Purtroppo, negli anni successivi, altri lutti hanno colpito la famiglia Micheli, ed essi trovano ora un luogo della memoria in quell"albero: nel 1998 il figlio Ermes e zio Bruno, periti a causa di altrettanti incidenti, quindi nel 2017 Mirko, pure portato via da un incidente.
E ora tocca ai più giovani di casa, guidati da Ivan Micheli, portare avanti una tradizione, che neanche la pandemia è riuscita a interrompere, che è diventata un luogo della memoria familiare, oltre che motivo di riconoscenza per tutti i clesiani, i nonesi e i viaggiatori che ogni sera nel periodo natalizio volgono lo sguardo verso quello straordinario albero di Natale.
