PELLIZZANO. Con un sit in davanti alla Casa di
Riposo di Pellizzano il Partito Autonomista trentino Tirolese protesta
contro la scelta dell'Assessorato alla Salute di ridurre di un terzo gli infermieri nelle Rsa. Lo fa da un luogo simbolo per la presenza
appunto della struttura per anziani ma anche perché qui, da quasi due anni, la
comunità dell"alta Val di Sole aspetta la riapertura del punto prelievi chiuso
a causa del Covid. È la consigliera provinciale Paola Demagri a spiegare
le motivazioni che portano alla contrarietà sulla decisione di passare da 10
ospiti seguiti da un infermiere a 15 ospiti con un infermiere.
«Ridurre il
numero di infermieri per ospite "“ commenta infatti la consigliera - significa
dare meno garanzie di qualità assistenziale e di appropriatezza di tempo
paziente perché è quel tempo paziente sostanzialmente che viene a mancare.
Immagino che gli infermieri faranno i salti mortali per dare le tutte le
garanzie possibili di qualità , efficacia ed efficienza ma il tempo infermiere
verrà assolutamente a mancare con anche difficoltà che si
manifesteranno all'interno dell'equipe perché gli stessi Oss avranno meno
riferimenti con i quali confrontarsi per prendere le decisioni di tipo
assistenziale».
Nei giorni scorsi, anche la Fp Cgil del Trentino
aveva duramente condannato il merito e metodo di questa decisione. «La misura
adottata dalla Provincia, con la riduzione di un terzo degli infermieri nelle
case di riposo, è una totalmente sbagliata e altrettanto contraddittoria
rispetto ai bisogni e alla qualità dell"assistenza agli utenti da un lato e di
sostenibilità di carico di lavoro dei professionisti dall"altro. Per cui
condanniamo il provvedimento in quanto tale» aveva commentato in una nota il
segretario generale Luigi Diaspro.
Attualità
Riduzione degli infermieri nelle Rsa, il Patt protesta
Ferma condanna anche da parte del sindacato Fp Cgil del Trentino
