TRENTO. Sono
state più di 800 le sedute dialitiche eseguite nel periodo estivo e 187 i
pazienti dializzati provenienti da altre regioni e dall'estero che hanno potuto
usufruire del programma dialisi turistica in Trentino. Sono questi i dati di un
servizio importante, che vede la nostra provincia fra le prime a livello
nazionale in termini di trattamenti garantiti ai turisti, nonostante le
difficoltà imposte dalla pandemia: "Nei giorni scorsi il presidente
dell'Associazione nazionale EmoDializzati, durante il congresso che si è tenuto
a Rimini, ha parlato proprio dell'impegno del Trentino nel garantire le dialisi
ai turisti, un impegno definito di eccezionale portata che pone la nostra
provincia fra le prime a livello nazionale - sono le parole dell'assessore alla
salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana -, ecco questo non può che farci piacere
soprattutto alla luce della recente emergenza da Coronavirus, che ha impattato
fortemente sul sistema sanitario. In questo senso l'impegno dei nostri sanitari,
in particolare del nostro personale infermieristico, è stato eccezionale, e
vorrei ringraziarli di cuore per quanto hanno fatto e continuano a fare
quotidianamente.
Non va infatti dimenticato - conclude l'assessore - che
accanto alla valenza sociale di questo servizio, vi è anche quella turistica,
che rende i nostri luoghi ancora più attrattivi per gli ospiti che sanno di
poter trascorrere, insieme ai propri familiari, un periodo di vacanza in
serenità ". Nel dettaglio, nel periodo giugno-settembre 2022 in
Trentino a fronte di 187 pazienti dializzati provenienti da varie regioni
italiane e da paesi esteri, in particolare Germania, sono state eseguite 837
sedute dialitiche turistiche. I centri dialisi che maggiormente hanno
contribuito a questo risultato sono stati Arco, Cavalese e Borgo Valsugana, a
seguire poi Tione e Cles; il sistema
è coordinato dall'Unità operativa nefrologia e dialisi dell'Azienda provinciale
per i servizi sanitari.
La nostra provincia ha
infatti cercato di mantenere una significativa disponibilità di posti letto per
i dializzati provenienti da fuori provincia, al fine di permettere a soggetti
in dialisi di poter usufruire di un periodo di vacanza sia in località di
montagna che lacustri. Le sedute dialitiche sono state eseguite da personale
infermieristico aziendale, e si è cercato, nel limite del possibile, di dare
una risposta a tutte le richieste pervenute. Nel caso il centro dialisi scelto
non avesse disponibilità (per posti già prenotati) si concordava con il richiedente
la possibilità di andare presso altro centro dialisi del Trentino.
Si registra una diminuzione, rispetto agli anni pre-covid, ma il Trentino
rimane fra i primi a livello nazionale in termini di trattamenti garantiti ai
turisti, mentre altre regione e località balneari, hanno ridotto la
disponibilità ad accettare pazienti dializzati.
Fra le peculiarità si segnala anche la disponibilità ad accogliere un paziente
dializzato proveniente da una zona di guerra in Ucraina, che è stato trattato
per diversi mesi presso il centro di Rovereto. Ora la rete dei centri dialisi
della provincia è pronta per le sedute dialitiche dei pazienti appassionati di
sci, che nello scorso inverno portarono in provincia 10 dializzati a
trascorrere un periodo sulle nevi.
Salute & Benessere
Dialisi turistica: in Trentino situazione di eccellenza
Sono state 837 le sedute dialitiche eseguite nel periodo estivo
