Cultura & spettacolo

A Dimaro e Carciato: i porchetìni e i brigoloti (12)

Breve viaggio tra i soprannomi dei paesi delle valli del Noce

A Dimaro e Carciato: i porchetìni e i brigoloti (12)

DIMARO. Un curioso soprannome, che troviamo nella ballata popolare scritta dal poeta Geremia Graifenberg, intitolata "La féra de Sanmaté"; in essa lo scrittore elenca alcuni paesi della Valle di Sole con i loro rispettivi soprannomi, e di Dimaro dice: "Porcietà zi da Dimar che i se spléuda dria "l disnar", facendo pensare al "galateo" di questi abitanti. 

Non è così per Quirino Bezzi, che dà all""animalesco" soprannome un significato riguardante il sesso e le abitudini dei paesani, per l"appunto paragonate a quelle dei maiali.

Questa è la spiegazione più plausibile, che introduce un singolare aneddoto riguardante un parroco, che, si dice, nella sua ultima Messa a Dimaro pronunciò la seguente frase: "Quando morirò il Signore mi domanderà conto delle mie pecorelle dimaresi e dirà : Prete Pietro, cosa hai fatto delle mie pecorelle? Ed io muto.

E allora il Signore tornerà a chiedere: Prete Pietro, cosa hai fatto delle mie pecorelle? Ed allora io dovrò pur rispondere e dirò: Signore, porchiéti m"avè dat, porchiéti ve lasso!"

A Carciato, paese al di là del corso del Meledrio, abbiamo i "brigoloti".

Forse qualcuno potrà darci qualche indicazione su quale tipo di "brigoloti" si possa trattare!

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