RABBI. Una giornata in Val di Rabbi per un viaggio-studio alla scoperta dei patriarchi, ovvero "l"edificio e il sistema maso". Lo hanno svolto una trentina di iscritti tra tecnici e professionisti (architetti, ingegneri, geometri, agronomi e forestali), funzionari del sistema pubblico, promosso da Trentino School of Management.
Un primo momento introduttivo ha visto gli interventi di Mauro Pancheri, vicepresidente del Centro Studi per la Val di Sole; Annibale Salsa, antropologo, presidente Comitato scientifico Tsm|step; Paolina Moroder, direttrice del Museum Gherdëina. Quindi l"escursione con visita dei masi della Val di Rabbi organizzata dal Settore Trentino del Parco Nazionale dello Stelvio.
Il progetto riprende le esperienze
realizzate dal 2019 al 2022, centrate sulla conoscenza dell'uso del legno e
della pietra nella tradizione alpina fino ai progetti contemporanei di
architettura.
A partire infatti dal 2019, la Tsm|step ha avviato una
riflessione sui materiali da costruzione in relazione al paesaggio, combinando
aspetti teorici con il saper fare degli operatori. Legno e pietra costituiscono
dei veri e propri "presìdi del paesaggio", che caratterizzano gli spazi
edificati, contrassegnando in modo singolare i diversi ambienti di vita.
In particolare il percorso formativo è focalizzato sul maso
in quanto testimonianza materiale del paesaggio storico di montagna e quindi
bene culturale diffuso della civiltà alpina. L'edilizia rurale dei masi e le relative tecniche costruttive emergono come risposta
ingegnosa dell'uomo a una serie di problemi legati all'abitare lo spazio
montano, esprimendo nelle soluzioni formali escogitate una diretta
consequenzialità con le funzioni svolte, come stabilità strutturale, protezione
termica, aderenza al clima, all'economia agricola, alla reperibilità dei
materiali in loco (legno e pietra), svolgendo un ruolo fondamentale di
integrazione con il paesaggio.
Assumendo come unità di riferimento il
"sistema maso", è possibile accedere alla comprensione della complessità
dell'azione umana necessaria a rendere vivibile la montagna, caratterizzata da
un'azione di sottrazione (con il disboscamento e il dissodamento di vaste aree
pendenti) e di addizione (con la creazione dei prati e la costruzione di
strutture e infrastrutture come sentieri e muri a secco) e di cura (con
l'agricoltura e l'allevamento). Così mentre "l'edificio maso", costituito
essenzialmente dai materiali pietra e legno, sarà assunto come unità di analisi
per il recupero dell'edilizia rurale tradizionale, il "sistema maso" sarà
assunto come unità di analisi per la rigenerazione paesaggistica.
