In questo primo scorcio di autunno tracciamo con il presidente dell"Azienda per il Turismo Val di Non, Lorenzo Paoli, l"andamento di una stagione estiva, che invero sembra non volerci lasciare. «La stagione estiva è stata positiva, i numeri sono rimasti in linea con l"anno scorso, che era stato particolarmente positivo. Abbiamo visto un leggero aumento delle presenze in albergo e soprattutto un aumento dei turisti provenienti dall"estero. Su tutto il periodo estivo leggermente inferiore all"anno scorso, meglio nei primi mesi dell"estate, un po" meno bene in agosto (con un calo di circa il 4%), comunque in complesso direi in linea».
C'è stata la flessione, che forse ci si aspettava, rispetto all'impennata della libertà ritrovata nel post pandemia?
«Diciamo che quest"anno è stato più semplice viaggiare, prendere aerei ed in generale si è un po" ritrovata la possibilità di viaggiare per il mondo senza problemi. Questo sicuramente ha portato le persone a scegliere un po" meno la montagna, ma il trend è comunque positivo per la media montagna. I dati sul calo dei turisti però da un"analisi fatta a livello generale sembra essere legata più a fattori economici che altro».
Avete riscontrato preoccupazione nei turisti riguardo alla situazione orsi e lupi?
«Il tema di orsi (soprattutto) e lupi è stato oggetto di richieste, ma non ha creato nei turisti la preoccupazione che molti si immaginano. Gli operatori e i punti info sono stati molto attenti e precisi nel dare le spiegazioni corrette».
Sempre più spesso i cambiamenti climatici stanno condizionando le nostre scelte, il maltempo ha influito sugli arrivi in valle?
«Sicuramente sì, soprattutto per gli agrituristi e i B&B, che abitualmente hanno le prenotazioni molto più a ridosso della data di arrivo».
Che tipo di turista attira la Val di Non?
«Il turista che viene in valle è generalmente una persona che cerca di conoscere a fondo un territorio, che cerca quello che viene definito il "turismo sostenibile" inteso come vivere un territorio come un residente temporaneo, scoprendo la cultura, le tradizioni e ovviamente godendo delle bellezze naturalistiche.
Dove ci sono margini di crescita?
«I margini di crescita
in Val di Non sono molti.
Dobbiamo lavorare nel breve termine sulla convinzione
del territorio e della consapevolezza che l"offerta turistica nonesa può essere
molto apprezzata durante tutto l"anno. Questo deve portarci ad aumentare la
qualità dei servizi e delle strutture. Come Azienda per il Turismo dobbiamo
continuare nel percorso iniziato con Melinda, Apt Val di Sole, Trentingrana e
ovviamente Trentino Marketing per aumentare soprattutto il turismo della
primavera, che ha grandi potenzialità e sul quale c"è margine di miglioramento
nel breve termine. Per i miglioramenti a lungo termine servirebbe una
panoramica a parte, ma diciamo che siamo sulla strada giusta». In che rapporti siete con Apt Val di Sole dopo la mancata
fusione? «I rapporti con APT Val
di Sole non sono mai stati così buoni. Siamo in collaborazione su molti
progetti, condividendo anche in alcune progettualità specifiche il
coordinamento del loro direttore Fabio Sacco. Abbiamo capito che lavorare sui
temi e sui progetti (come ad esempio stiamo cercando di sviluppare alcune progettualità
insieme sul bike) porta risultati ottimi e soprattutto ci permette di essere
complementari in molte situazioni. Diciamo che dopo periodi di tensione abbiamo
lavorato per creare un bel rapporto e soprattutto per essere noi stessi coloro
che decidono del proprio destino».
La spinta per destagionalizzare degli ultimi anni sta pagando? «Assolutamente sì,
abbiamo dei risultati ottimi nei mesi autunnali e possiamo migliorare molto
sulla primavera. Trentino Marketing ha fatto un grande lavoro per favorire il
turismo nelle "belle stagioni" e diciamo che la Val di Non è fra quei
territori, permettetemi di dirlo, che hanno un"offerta ottima fuori stagione». Prospettive per l'autunno? «L"autunno sembra partito molto bene con
temperature che aiutano, ora attendiamo gli eventi che trainano questo periodo:
Pomaria su tutti, ma non dimentichiamo "Formai dal mont". Siamo fiduciosi che
possa essere una bella stagione».
