TRENTO. "La marmotta che non
ti aspetti", è questo il titolo del primo appuntamento del 2024 di "Incontri al
museo per parlare di fauna". Mercoledì 10 gennaio alle 20.45 al MUSE, con
ingresso libero, Caterina Ferrari, ricercatrice del Parco Nazionale del Gran
Paradiso, racconterà alcuni degli aspetti meno conosciuti di questo mammifero
alpino, oggi alle prese con i cambiamenti ambientali che affliggono
l"ecosistema in cui abita.
Gli "Incontri al museo per parlare di fauna", la storica rassegna del MUSE dedicata agli studi su biodiversità e natura, ripartono nel nuovo anno dalla marmotta alpina (Marmota marmota), roditore di medie dimensioni che abita l"arco alpino tra i 1.700 e i 2.500 metri.
"È una specie diurna e
facilmente osservabile, ma molti suoi aspetti "“ anticipa Caterina Ferrari,
ricercatrice del Parco Nazionale Gran Paradiso e relatrice della serata "“ sono ancora da studiare.
La sua grande
socialità , caratteristica peculiare della specie, potrebbe essere messa in
discussione dai cambiamenti ambientali che intaccano l"ecosistema alpino. Ecco
allora che la presenza, o l"assenza, di questa specie potrebbe essere un
indicatore dello stato di conservazione non solo della specie stessa e delle
sue popolazioni, ma anche dell"ambiente in cui vive". Dal 2006 il Parco
Nazionale Gran Paradiso ha intrapreso un progetto di studio
che tramite catture, marcature e osservazioni mostra risultati importanti sugli
adattamenti della specie
all"interno di un habitat che sta cambiando molto velocemente.
La serata, introdotta da Paolo Pedrini, coordinatore
dell"Ambito biologia della conservazione del MUSE, sarà anche l"occasione per
fare il punto sullo stato di salute della marmotta nel contesto trentino.
