TRENTO. Alleanza fra Provincia autonoma di Trento e
Dipartimento francese dell'Ariège, per la gestione dei grandi carnivori. I
predatori rappresentano una presenza che condiziona la vita delle popolazioni
delle terre alte in entrambi i territori, dove i plantigradi sono stati
reintrodotti nell"ambito di due distinti progetti europei. Trentino e Ariège
affrontano infatti problematiche molto simili. Se ne è discusso stamani nella
sede di Trentino Marketing, dove la
delegazione dei Pirenei guidata dal direttore generale servizi Francis Dejean ha incontrato
l"assessore provinciale alle foreste, caccia e pesca Roberto Failoni, affiancato dal dirigente del Servizio Faunistico Alessandro Brugnoli, dalla dirigente
dell"Umse supporto in materia di foreste e difesa del suolo Ilaria Viola e dalla digital communication
manager di Trentino Marketing, Chiara De
Pol. "Troviamo una strategia comune al fine di promuovere una revisione
della direttiva europea in materia" è stato l"invito dell"assessore Failoni
che, nel ringraziare il Comitato Insieme
per Andrea Papi e la famiglia Papi che hanno favorito l"incontro, ha
evidenziato come la nuova legge provinciale approvata a inizio settimana in
Consiglio provinciale voglia garantire la sicurezza delle persone e prevenire
ulteriori gravi danni alle colture, agli allevamenti e all"apicoltura,
attraverso l"abbattimento degli esemplari problematici e pericolosi pur
garantendo la conservazione della specie.
I tecnici provinciali hanno messo in luce le diverse iniziative di gestione dei grandi carnivori presenti in Trentino e in particolare degli orsi che, secondo l"ultimo monitoraggio genetico, sono pari a un centinaio di adulti.
La Provincia autonoma di Trento - lo ricordiamo - fornisce in comodato d"uso gratuito le recinzioni elettriche e finanzia l"acquisto di cani da guardiania a difesa del bestiame. Sono inoltre in fase avanzata di sostituzione i bidoni anti-orso nei centri abitati dei territori a più alta presenza di plantigradi, mentre proseguono attraverso diversi canali le iniziative di comunicazione e informazione.
Di fronte alla presenza di esemplari problematici - è stato spiegato - l"amministrazione segue quanto previsto dal Pacobace (Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro-orientali), con il radiocollaraggio, le dissuasioni e infine la rimozione. Proprio in tema di abbattimento e captivazione degli orsi confidenti, la Provincia ritiene che le due misure siano equivalenti.
Sarà la Corte di giustizia europea a pronunciarsi in merito.
"La situazione che voi state vivendo è del tutto simile a quella che stiamo affrontando noi nel Dipartimento di Ariège - ha spiegato il direttore generale servizi Francis Dejean -. Grazie a questo incontro abbiamo potuto approfondire l"esperienza locale di gestione e di tutela delle attività economiche e sociali nei territori del Trentino. Faremo tesoro di quanto abbiamo appreso qui, mettendo in cantiere le necessarie azioni per informare e proteggere. La creazione di una sinergia tra le regioni che vivono queste problematiche è estremamente importante".
