Ci risiamo. Un altro pezzo di
memoria che se ne va. Stavolta a Magras, nel comune di Malé. Il luogo è
storicamente suggestivo, nella piazzetta del paese, punto nodale della vecchia
strada che conduceva in Val di Rabbi. Qui la piazza è racchiusa da
due passaggi coperti, annessi ad altrettanti edifici. Quello più a monte è
stato oggetto recentemente di lavori di
rifacimento della facciata, tali da privare il sottopassaggio delle storiche indicazioni stradali dipinte. All"esterno, una freccia e la
scritta "via per Rabbi", all"interno del sottopasso, un"altra freccia e la
denominazione "via Dante", risalenti agli anni tra le due guerre mondiali. I lavori di rifacimento
dell"intonaco evidentemente bisognoso di restauro, forse potevano contemplare
la conservazione e il restauro di elementi che caratterizzavano e
impreziosivano l"edificio e l"insieme edilizio del paese. Dal Comune di Malé ci hanno
risposto che la pratica è in regola: l"edificio non è tutelato e quindi
l"intervento corretto.
Ma anche qui, come in tanti altri casi, la questione è
di sensibilità culturale, di
attenzione a valorizzare, non cancellare, le testimonianze storiche. Inoltre, la scheda 23/B
riferita all"edificio, contenuta nel Prg (Piano generale di tutela degli
insediamenti storici) approvato nel 2015, non evidenzia la presenza di elementi
decorativi che pure erano presenti.
Sulla correttezza della
procedura avanziamo qualche dubbio: le iscrizioni sono tutelate dal Codice dei Beni Culturali (Decreto
legislativo 42/2004, con successivi aggiornamenti), il quale all"articolo 11
dichiara la tutela per le iscrizioni e all"articolo 50 vieta il loro distacco
senza l"autorizzazione del soprintendente.
Attualità
Non erano solo indicazioni stradali
L'ennesimo danno alla memoria storica dei paesi. Stavolta a Magras, vittime alcune storiche e caratteristiche indicazioni viarie
