DARDINE. Nel piccolo paese di Dardine c"è ora un monumento a ricordare monsignor Dante Frasnelli (1925-2020). Domenica 25 agosto la comunità si è stretta per la messa celebrata dal vescovo di Trento Lauro Tisi, con l"organizzazione della festa affidata al locale Gruppo Donne e a tutti i cittadini. Tutti unanimi nel ricordare il vescovo Dante, missionario in Perù, noto col soprannome di "largo tiempo", per l"intensità e la lunghezza delle sue celebrazioni. "Mons. Dante ci ha lasciato una grande eredità - scrive su Facebook l"amministrazione comunale di Predaia - ci ha insegnato il segreto per diventare persone di vero successo: affrontare la vita consapevoli che ognuno di noi è qui con lo scopo di rendere migliore la terra in cui viviamo e che dietro alla barriera del sospetto quasi sempre c"è un meraviglioso mondo da scoprire.

Che l"anima di Mons. Dante ci accompagni e ci guidi".

Anche chi vi scrive aveva avuto modo di conoscere e intervistare per le pagine di NOS mons. Frasnelli, nella sua casa di Dardine, straordinario esempio di umanità e di lungimiranza. Scorrendo vecchie fotografie, indimenticabili sono i tanti aneddoti raccontati in un lungo pomeriggio, alla scoperta di un grande missionario. Nato a Dardine nel 1925, Dante Frasnelli ebbe come terra di missione il Perù, restando per 35 anni alla guida della diocesi di Huari. Appartenente agli Oblati di San Giuseppe di Asti, venne ordinato sacerdote il 6 luglio 1952. Partito per la missione in Perù, venne eletto vescovo titolare di Urusi e nominato Prelato di Huari il 3 agosto 1967; ordinato vescovo a Lima il 1° novembre 1967, guidò la Diocesi di Huari fino al 13 giugno 2001, quando divenne vescovo emerito. "Un pastore dal grande cuore, al servizio del Vangelo tra la gente e per la gente": così lo ricordarono l"arcivescovo di Trento Lauro Tisi e l"emerito Luigi Bressan all"indomani della sua scomparsa, avvenuta a 95 anni.