mer 11 set 2024 13:09 • By: Lorena Stablum
Depositate per la richiesta di indizione di una consultazione popolare
CLES. 9.060 sono le firme consegnate questa mattina, 11 settembre 2024, al presidente della Comunità della Valle di Non Martin Slaifer Ziller per chiedere l’indizione popolare sul tema della gestione dell’orso. La raccolta firme è stata avviata il 7 agosto scorso dalla presidente dell’Associazione Ciamp del comune di Ville d’Anaunia Orietta Menapace sull’esempio di quanto portato avanti in Val di Sole dal Comitato Insieme per Andrea Papi. E, come già accaduto in terra solandra dove le firme raccolte sono state 6.173, in pochissimo tempo – su per giù due settimane – anche in Val di Non la risposta all’iniziativa è stata immediata e massiccia riscuotendo l’interesse di oltre 9 mila persone.
“Sono particolarmente colpita e al tempo stesso spaventata perché un’adesione di questo tipo dimostra quanto questo problema sia sentito dalla popolazione – commenta Menapace -.
Non pensavamo di raggiungere un numero grande considerato che la raccolta firme è stata fatta da volontari che si sono autorganizzati, senza un calendario programmato come accaduto in Val di Sole. Ci piacerebbe molto, e lo auspichiamo, che la consultazione popolare in Val di Non e in Val di Sole possa tenersi nella stessa data visto che sono due territori confinanti. Siamo solidali con i nostri vicini e con la famiglia Papi”.
I volontari hanno raccolto anche le firme dei turisti, che soggiornano in valle, e dei residenti della Val di Non tedesca. “Le abbiamo raccolte su moduli separati – aggiunge Menapace – perché non sono valide al fine dell’indizione della consultazione popolare ma testimoniano comunque un sentire da parte di chi vive questi territori”.
Il quesito oggetto della richiesta inoltrata alla comunità di valle nonesa è il medesimo di quello presentato all’omonimo ente solandro e recita: “Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi, in zone altamente antropizzate come la Valle di Non, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?” Ora la Comunità di valle dovrà stendere il regolamento per l’indizione della consultazione.
Raccolte firme sono partite anche in altri territori trentini: ad esempio, in Val Rendena e nelle Giudicarie, dove l’iniziativa promossa dal «Gruppo Giudicariese per la difesa delle popolazioni e dei territori montani» contro lupi e orsi trova il sostegno politico anche degli amministratori locali.