sab 14 set 2024 11:09 • Dalla redazione
Dalle calamità alle emergenze quotidiane, l’associazione dà un contributo importante alla Protezione civile
TRENTO. Dalle grandi calamità fino alle emergenze
quotidiane o microemergenze - compresi gli incidenti, i lutti, i traumi
improvvisi - che scuotono gli individui e la comunità. Gli Psicologi per i
Popoli sono diventati una parte integrante ed essenziale nel sistema della Protezione
civile trentina, nella quale operano come componente volontaria, in stretta
connessione con la Centrale unica di emergenza 1-1-2 che può richiedere il loro
intervento.
L’assemblea annuale elettiva, riunitasi nella sede della Protezione civile ANA Trento a Lavis ha visto il passaggio di testimone alla guida dell’associazione costituita e convenzionata dal 2001 con la Provincia autonoma di Trento. Terminata dopo due mandati l’esperienza alla presidenza di Daniele Barbacovi con un passaggio di testimone nel segno della continuità a Catia Civettini, già vicepresidente da quattro mandati. Il nuovo consiglio direttivo è composto da Elisabeth Weger, Adriana Mania, Alessandro Vernice, Caterina Braito.
L’assemblea, aperta dal saluto della presidente dell’Ordine degli psicologi, Roberta Bommassar, è stata l’occasione di tracciare un bilancio del mandato appena scaduto, contrassegnato da un forte incremento degli interventi nelle emergenze quotidiane o micro-emergenze – in particolare casi di suicidio, ma anche scomparse di persone, incidenti in montagna e stradali – con una media annua passata da 30 a circa 50 e un totale di oltre 200 interventi nel quadriennio.
Altra attività peculiare dell’organizzazione sono i debriefing psicologici proposti ai soccorritori quando l’intervento in emergenza riporta un forte impatto emotivo, come ad esempio nei casi di morte di persone conosciute, di minori o morti violente: da 5 si è passati ad oltre 10 all’anno e in alcuni casi anche presso le scuole a sostegno degli insegnanti quando il lutto colpiva la scuola. I volontari hanno inoltre prestato servizio nelle maxi-emergenze: terminata l’iniziativa provinciale del Servizio politiche sociali #Resta a casa, passo io, l’organizzazione è stata coinvolta nell’accoglienza dei profughi ucraini presso l’ostello di Trento, nel complesso e articolato scenario del distacco del seracco della Marmolada e infine, in collaborazione con la Federazione di Psicologi per i Popoli, nelle attività di sostegno alla popolazione alluvionata dell’Emilia Romagna.
Molteplici sono state anche le attività istituzionali, come, ad esempio, la partecipazione all’iniziativa della Protezione civile trentina “La settimana di protezione civile” e quella nazionale denominata “Io Non Rischio”, rivolta alla sensibilizzazione ai rischi e ai comportamenti utili in emergenza. L’organizzazione è inoltre molto attiva nella ricerca e nella diffusione della conoscenza nei temi della psicologia dell’emergenza. Significativa inoltre la collaborazione con il progetto di prevenzione suicidio “Invito alla Vita” dell’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento.
Particolare spinta e sviluppo, inoltre, sono stati dedicati al tema della formazione dei volontari sia dell’associazione, con formazione di base in psicologia dell’emergenza, formazione sicurezza generale e specifica e tecnico-specialistica nei temi più cruciali come l’utilizzo della tecnica del debriefing, la ricerca persona, il lutto, sia con grande impulso nella formazione dei volontari delle altre associazioni, in particolare i vigili del fuoco, anche grazie alla collaborazione della Scuola Provinciale Antincendi.
Tra i prossimi appuntamenti l’organizzazione del 16° Campo scuola nazionale degli psicologi dell’emergenza urgenza previsto già dal 27 al 29 settembre prossimi.
Quello degli Psicologi dei popoli è contributo prezioso,
come sottolineato dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio
Fugatti, presente assieme al direttore generale Raffaele De Col e ai
dirigenti Ilenia Lazzeri (Servizio Antincendi e protezione civile) e Bruno
Bevilacqua (Servizio Prevenzione rischi e Cue). Oltre al presidente della
Federazione dei vigili del fuoco volontari Luigi Maturi, al presidente
dei Nu.Vol.A. alpini Lorenzo Pegoretti, a Sergio Bonadio,
presidente della CRI provinciale e a Walter Cainelli, presidente del
Soccorso alpino del Trentino.