gio 10 ott 2024 09:10 • Dalla redazione
La nuova mostra, dedicata Diego Mazzonelli, Giovanna Bonenti e Luca Marignoni, sarà inaugurata domenica 13 ottobre 2024
CLES. “Le figure
astratte non sono il contrario della realtà che ci circonda, ma ne sono il
risvolto e la profondità”. Prende in prestito l’espressione ossimorica “Figure astratte”, coniata dallo
storico dell’arte e docente Giovanni
Maria Accame, la mostra allestita negli spazi di Palazzo Assessorile che sarà
inaugurata ufficialmente domenica 13
ottobre alle 11.30, ma che sarà visitabile già sabato 12 ottobre, con
ingresso gratuito, in occasione della “Giornata
del Contemporaneo”.
L’esposizione, curata da Gabriele Lorenzoni e Federico Mazzonelli, intende sottolineare la continuità e l’attualità dei linguaggi astratti attraverso tre focus distinti dedicati a Diego Mazzonelli, Giovanna Bonenti e Luca Marignoni, offrendo sia una riflessione sulle attuali esperienze dell’arte aniconica, sia un’indagine sulle problematiche, sulle complessità e sulle occasioni di conoscenza che questo linguaggio propone.
«L’intento mira a stabilire un dialogo più attento, anche inedito, con le “figure” proposte da questi artisti: figure disancorate dal mondo reale, appartenenti a una dinamica creativa complessa, a più dimensioni, sollecitate dalle attuali strategie conoscitive che affermano la pluralità delle direzioni e il loro continuo incrociarsi – spiegano Lorenzoni e Mazzonelli –. Nel contempo, però, le “figure astratte” ci sono familiari, possono metterci a nostro agio, stimolano il nostro pensiero laterale, la nostra capacità di guardare oltre. L’astrazione vanta una tradizione più che secolare, che la rende ormai un’opzione classica dell’arte contemporanea. Continuare a interrogarsi sul suo statuto ontologico, sul suo impatto sul pensiero contemporaneo e sulla sua attualità (o inattualità) non è un mero esercizio intellettuale, ma una funzione necessaria per immaginare una crescita culturale collettiva».
Occasione per questa riflessione è il decimo anniversario dalla morte dell’artista, pensatore e promotore culturale Diego Mazzonelli, figura centrale nella cultura trentina e italiana a partire dalla metà degli anni Settanta. È uno dei fondatori, assieme agli artisti Luigi Senesi, Aldo Schmid, Mauro Cappelletti, Gianni Pellegrini e Giuseppe Wenter Marini, nonché teorico, dell’unico movimento artistico d’avanguardia nel Trentino del secondo dopoguerra, “Astrazione Oggettiva”, fondato nel 1976, che trova riscontri nella scena italiana della cosiddetta “Pittura concreta”.
La mostra ripercorre le tappe salienti della carriera dell’artista, grazie all’esposizione di opere provenienti dall’Archivio Mazzonelli, e si completa con la presenza di due artisti di generazione seguente, ugualmente impegnati sul fronte dell’arte astratta: due distinti focus espositivi, uno ospitato nella Sala della Colonna e uno al piano nobile del Palazzo, vedono protagonisti Giovanna Bonenti e Luca Marignoni.
La prima, pittrice che si muove sul versante astratto/informale con una pittura lirica, a tratti poetica, è originaria delle Valli Giudicarie e si è formata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, entrando a far parte della grande tradizione della pittura timbrica, inventata dai maestri veneziani del XVI secolo.
Il secondo è uno scultore anch’esso attivo sul versante astratto: di origini nonese, Marignoni si è formato a Venezia, alternando frequenti permanenze nelle montagne trentine, dalle quali ricava stimoli formali, materiali e sensibilità.
Fra i tre nasce un inedito e avvincente confronto trans-generazionale, che contamina e pone in risonanza (o in contrasto) scelte tematiche, esecutive e medialità, pur nella continuità del linguaggio astratto, con il fine di rendere la mostra luogo della vita e del confronto e non luogo meramente espositivo.
«Sono particolarmente felice di dare il via a questa mostra che ha rappresentato un’occasione per continuare a investire concretamente nella valorizzazione dell’esperienza dei giovani che intendono occuparsi a vario titolo di eventi culturali nel nostro territorio – commenta l’assessora alla cultura del Comune di Cles Simona Malfatti –. Abbiamo infatti due giovani artisti, Giovanna Bonetti e Luca Marignoni, che esporranno le loro opere accanto a quelle del Maestro Mazzonelli. E poi abbiamo un giovanissimo grafico, Leonardo Moggio, che ha curato l’immagine coordinata della mostra. Si delinea in questo modo con grande precisione l’identità di Palazzo Assessorile come luogo di opportunità per le giovani generazioni. Ringrazio i curatori e l’ufficio cultura del Comune di Cles perché è grazie alla loro grande esperienza e alla loro disponibilità che possiamo valorizzare i giovani, pur portando avanti una proposta culturale di altissimo livello».
La mostra sarà visitabile da martedì a domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Lunedì chiuso. Chiusure straordinarie: 25 dicembre 2024, 1° gennaio 2025. Aperture straordinarie: 6 gennaio 2025