PEIO. Lo scorso 12 ottobre si è svolto l'ennesimo censimento in contemporanea di gipeto e aquila reale nel Parco Nazionale dello Stelvio. A partire dal 2004 questo censimento viene organizzato due volte all'anno (marzo e ottobre) con lo scopo di fornire un'istantanea della presenza di individui di questi due grandi rapaci nei tre settori del Parco e zone limitrofe. Dal 2008 il censimento di ottobre è entrato a far parte del conteggio internazionale coordinato dalla Rete IBM (International Bearded Vulture Monitoring) che si svolge nel corso di una giornata comune (International Observation Day, IOD) pianificata per poter stimare annualmente la popolazione di gipeto su tutto l'arco alpino, nel Massiccio Centrale, nei Pirenei francesi, in una parte delle Alpi Bavaresi, dell’Andalusia e in alcuni siti della Bulgaria. Il censimento prevede una rete di osservatori distribuiti a coppie in punti di osservazione prestabiliti.
In provincia di Trento il gruppo di rilevatori è costituito dal personale del Corpo Forestale Provinciale affiancato da ornitologi e birdwatchers.
Le osservazioni di sabato scorso sono state ostacolate da una scarsa visibilità in alcune aree. Nonostante ciò, nel settore trentino del Parco i risultati sono stati soddisfacenti con l'avvistamento di 4 gipeti: i due adulti della prima coppia nidificante in Trentino, Marco il giovane nato nel 2024 e un esemplare di età indeterminata.
Per l'aquila reale, molto più numerosa del gipeto, il censimento ha totalizzato 22 esemplari di cui almeno 12 adulti, 2 giovani nati nel 2024 e altri 8 individui immaturi non territoriali o di età indeterminata.
