ven 25 ott 2024 14:10 • Dalla redazione
Il presidente del comitato Cristoforetti: «Finalmente possiamo dire la nostra. È importante andare a votare»
MALÉ. «È importante andare a votare e votare sì. È la prima volta che i cittadini della Val di Sole possono esprimersi sulla presenza dell’orso sul proprio territorio. È un importante momento di democrazia partecipativa che trova fondamento nella nostra Autonomia». L’invito del Comitato Insieme per Andrea Papi è rivolto a tutti i maggiorenni residenti della Val di Sole che domenica 27 ottobre 2024, dalle 8 alle 20, potranno esprimere la propria opinione sull’argomento partecipando alla consultazione popolare indetta dalla Comunità della Valle di Sole a seguito della richiesta sottoscritta da 6.173 persone.
Si vota in tutti i comuni della valle (Caldes, Cavizzana, Commezzadura, Croviana, Dimaro Folgarida, Malé, Mezzana, Ossana, Peio, Pellizzano, Rabbi, Terzolas e Vermiglio) dove sono stati costituiti 20 seggi elettorali, ognuno composto da un presidente, un segretario e due scrutatori, che prestano servizio a titolo di volontariato.
Per poter esprimere il proprio voto basta portare con sé un documento di riconoscimento (non serve la scheda elettorale). Si vota esprimendo un sì o un no al quesito:
«Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi, in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica ed un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?»
«La Val di Sole è chiamata a esprimere la propria opinione – commenta il presidente del Comitato Pierantonio Cristoforetti che con gli altri volontari ha promosso l’iniziativa -. La domanda è semplice: l’orso è pericoloso? Noi siamo convinti di sì. E così, tutti quelli che lo considerano tale ora hanno la possibilità di dirlo chiaramente. Siamo consapevoli che l’esito della consultazione popolare non porterà alla modifica o all’abrogazione di nessuna norma – aggiunge ancora Cristoforetti -. Ma sarà comunque un momento importantissimo perché la Provincia, nel caso di vittoria del sì, dovrà prendere atto della volontà popolare e chiedere con forza all’Unione Europea la modifica della normativa sulla protezione della popolazione di orso al fine di rivedere il progetto Life Ursus così come è stato impostato finora. Su questo la Val di Sole sta facendo da apripista. Presto anche la Val di Non e la Val Rendena potranno esprimersi e anche in Valle dei Laghi e nell'altopiano della Paganella si stanno raccogliendo le firme. Solo insieme, questi territori avranno la forza di incidere sulla politica di gestione dei grandi carnivori.