TRENTO. Il Trentino dà l’addio a Francesco Borzaga, storica figura dell’ambientalismo trentino. Nato a Trento nel 1934 dall'avvocato Eduino Borzaga e da Francesca Zanini, era fratello di Giovanna, scrittrice e poetessa. Dopo la maturità classica nel 1952, si laureò in giurisprudenza a Bologna nel 1958.

Lavorò per alcuni anni nello studio del padre, passando poi all'insegnamento della lingua tedesca nelle scuole medie, fino alla pensione nel 1999. Già alla fine degli anni Cinquanta collaborò con il Movimento Federalista Europeo, dedicandosi alle tematiche della protezione dell’ambiente e della tutela del paesaggio, stringendo rapporti con figure come Ezio Mosna, naturalista e geografo; Renzo Videsott, ambientalista e naturalista, direttore del Parco Nazionale dello Stelvio; Franco Pedrotti, ordinario di botanica ed ecologia in numerosi atenei italiani.

Proprio a Mosna, Borzaga succedette come presidente della Commissione provinciale per la tutela delle Bellezze Naturali; collaborò poi con il Movimento Italiano Protezione della Natura, le associazioni Pro Cultura e Italia Nostra, della quale fu segretario della sezione di Trento sino al 1970. Nel 1968 partecipò alla fondazione della sezione regionale del WWF-Fondo Mondiale per la Natura, di cui rimase presidente sino al 2010.

In occasione della costituzione della sezione trentina del WWF conobbe Donatella Lenzi, sua futura moglie.

Tra le attività che lo videro maggiormente coinvolto, verso la fine degli anni Sessanta, quelle contro lo sfruttamento idroelettrico delle acque della Val di Genova e dell’Alta Val di Sole, grazie alla quale si giungerà infine alla rinuncia del progetto avanzato dall'ENEL; altra iniziativa importante fu l'organizzazione della mostra "Trento senza piano" vertente

sullo sviluppo urbanistico della città e del territorio trentino. Collaborò quindi con Fulco Pratesi, Arturo Osio, Antonio Cederna e Renato Bazzoni, con i quali instaurò rapporti duraturi.