SFRUZ. Andrea Biasi punta al tris. Le elezioni comunali del prossimo 4 maggio vedranno a Sfruz una corsa solitaria. Abbiamo chiesto un bilancio di consigliatura e qualche prospettiva futura. Una curiosità futuribile: della possibile divisione del comune di Predaia in due distinti comuni (Coredo e Smarano da una parte, Taio Tres Vervò dall’altra) si comincia a parlare ora, nel 2025, a dieci anni dalla fusione, nel momento in cui vanno a cessare i contributi regionali. A pensare male si fa peccato ma…
Sindaco Biasi, quali sono stati i risultati raggiunti nel corso della consigliatura appena conclusa?
In questi cinque anni abbiamo speso oltre 2 milioni in opere pubbliche e questo è già un dato assai significativo. Abbiamo ammodernato il magazzino comunale dotandolo di nuove attrezzature, conclusa la ripavimentazione della piazza, intervenuti sull’acquedotto; inoltre abbiamo completato una variante al Prg e redatto un nuovo piano economico che ci garantisce maggiori entrate sulla vendita del legname. Grande attenzione è stata riservata anche alla sostenibilità e all’efficienza energetica: abbiamo riqualificato gli edifici comunali e installato tre impianti fotovoltaici, uno sul Magazzino comunale, uno sulla caserma dei Vigili del Fuoco e un altro sull’edificio che ospita la Famiglia Cooperativa e le Tagesmutter. Scelte che ci permettono di ridurre i consumi e guardare con responsabilità al futuro.
Che programma intende realizzare nel corso della prossima consigliatura?
Andremo avanti con la riqualificazione del centro storico
con il completamento di nuovi lotti; sempre per lotti avvieremo la
ristrutturazione dello storico Albergo Tre Gigli. Interverremo sul cimitero per renderlo totalmente a
norma.
Infine, concluderemo l’intervento, avviato già in questa consigliatura, di
recupero di un’area comunale con la realizzazione di un piccolo magazzino per
la Pro Loco e la posa di un parco giochi adatto alle pendenze naturali.
Procederemo all’ulteriore riqualificazione dell’acquedotto comunale, con il
potenziamento della centralina e l’installazione di sistemi di purificazione. Un commento sulla generale crisi della partecipazione
popolare. Si tratta di un tema sul quale dovremo interrogarci. Da
una parte, la presenza di una lista unica in un piccolo comune può essere
intesa come un buon segnale, visto che spesso sono tensioni e problemi a
generare più liste. Dall’altra parte, la presenza di una sola lista in comuni
grandi può essere motivo di preoccupazione, non solo per il problema di
raggiungere il quorum di votanti per rendere valida la consultazione. Serve
un’analisi a livello provinciale, per arrivare a garantire un maggior livello
di partecipazione, simile a quello che esisteva quando il sindaco era eletto
dal consiglio, ai tempi in cui in comune si faceva politica per davvero. È fantapolitica pensare in futuro a pezzi del comune
di Predaia che bussano alla porta di Sfruz? Nel comune di Predaia il dibattito è stato avviato.
Posso
concordare sul fatto che attualmente il comune sia sovradimensionato, ma
restano nodi evidenti da sciogliere. Per parte nostra, siamo soddisfatti di
aver portato la durata della gestione associata tra Predaia e Sfruz fino al
2032, passo essenziale garantire la nostra sostenibilità. Proseguendo nella fantapolitica, se Coredo e Smarano
volessero uscire da Predaia e chiedessero di essere incorporati a Sfruz, è
chiaro che partirebbe un processo partecipato lungo e denso di riflessioni. Non
vi è solo l’aspetto politico, ma anche quello tecnico della struttura comunale
tutta da rivedere. Inoltre, servirebbe una deroga da parte della regione, dato
che questo ipotetico nuovo comune di Sfruz (il nome, almeno all’inizio, sarebbe
quello, ndr) non supererebbe la soglia dei 3000 abitanti. Non sarà di sicuro un
processo breve, né privo di insidie. La lista “Sfruz: uniti per crescere”
