ROVERETO. A partire dal titolo, “E noi cosa ne
sappiamo?”, la mostra del MITAG ci pone davanti ad un interrogativo che invita
a riflettere sulle modalità con cui sono state raccontate e si raccontano oggi
le vicende coloniali italiane del periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e
la Seconda guerra mondiale. La mostra vuole stimolare una riflessione su come
l’immaginario coloniale italiano sia stato costruito su stereotipi e letture
romanticizzate, anche per legittimare il dominio e la violenza. Oggetti, immagini,
documenti, strumenti di propaganda e beni personali sono presentati con il loro
duplice significato: testimonianze che sono servite a costruire immaginario e
propaganda coloniale, ma anche fonti necessarie per una conoscenza critica
della storia coloniale italiana. I materiali esposti sono stati selezionati
infatti più per gli interrogativi che fanno emergere che per le risposte che
possono dare, con l’intento di portare l’attenzione su rimozioni e pregiudizi
che permangono ancora oggi. Una scelta che i curatori della mostra, il
direttore del MITAG Francesco Frizzera e i conservatori Anna Pisetti,
Davide Zendri e Nicola Fontana, hanno condiviso con Laurin
Kofler (Formbar, Merano) e Jacopo Coen, che hanno realizzato
l’exhibit e il graphic design, e con gli artisti Martina Melilli e Attila
Faravelli, che con l’installazione “Io ti vedo.
Tu devi guardarmi” hanno
arricchito la mostra di stimoli visivi e sensoriali, imponendo uno scarto
interpretativo alla visita. Negli ultimi anni il Museo ha avviato una ricerca sulle
proprie collezioni coloniali, in particolare sulle modalità di acquisizione e
sulla provenienza dei beni coloniali, giunti in larga parte negli anni ‘20 del
Novecento e destinati alle sale “Colonie” del Museo, inaugurate nel 1929 e poi
chiuse alla fine degli anni Sessanta. L’indagine si è allargata anche anche a
quanto è conservato in altri musei del territorio regionale, partecipando al
dibattito internazionale sulla gestione del patrimonio coloniale già maturato
in altri Paesi. I beni esposti in mostra provengono da collezioni
trentine, altoatesine e lombarde, che testimoniano la presenza diffusa di
queste narrazioni nei musei. Il progetto ha preso le mosse grazie ad un bando di
Fondazione Caritro che ha permesso di inventariare e digitalizzare circa 5.000
foto storiche dell’epoca coloniale, di proprietà del MITAG e della Fondazione
Museo Storico del Trentino. Con il bando promosso da Euregio per l’Anno
dei Musei 2025 è stato possibile svilupparlo con la realizzazione della mostra,
di un programma di iniziative pubbliche a partire dall’estate e di un catalogo
che sarà presentato a fine 2025.
Il materiale d’archivio proviene
dall’Archivio MITAG, dalla Fondazione Museo storico del Trentino, dal Museo
Nazionale Collezione Salce di Treviso, dalla Fototeca Storica Nazionale Ando
Gilardi di Milano, dalla Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto, dalla
Collezione Enrico Sturani. Molto altri musei regionali ed extra regionali hanno
messo a disposizione le loro competenze ed aperto le porte dei loro depositi,
per permettere la ricerca e la mappatura delle testimonianze materiali
dell’esperienza coloniale nell’area. Le attività di studio, catalogazione
e mappatura dei beni coloniali conservati in regione, nell’ambito del progetto
dell’Anno dei Musei Euregio 2025, ancora in corso, hanno visto la
collaborazione di numerosi storici e consulenti: tra questi, Nicola Labanca,
Camillo Zadra, Emaniele Ertola, Massimo Zaccaria, Gianpiero Lusini, Gloria
Manenti, Ilaria Zorzan, Beatrice Falcucci, Gabriele Zorzetto, Sabrina Meneghini. La mostra rimarrà aperta dal 24 maggio 2025 al 31 agosto
2026, dal martedì alla domenica con orario continuato 10-18. L’ingresso è
compreso nel biglietto di ingresso al MITAG. Maggiori informazioni su museomitag.it.
Alla mostra hanno collaborato con prestiti la Fondazione Museo storico del
Trentino, il MAG Museo Alto Garda, il Museo Nazionale Storico delle Truppe
Alpine, il Museo dell'Aeronautica “Gianni Caproni”, il Palais Mamming Museum di
Merano, il Museo delle Storie di Bergamo.
Cultura & spettacolo
Anno dei Musei dell’Euregio 2025, inaugurata la mostra al MITAG di Rovereto
L'esposizione ‘E noi che ne sappiamo? Riflessioni sul colonialismo italiano’ è dedicata ai temi della giustizia, dell’uguaglianza sociale e alle forme di resistenza
