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MaIA: un assistente virtuale per la salute delle donne

Nascerà dalla collaborazione tra FBK e Kelyon

MaIA: un assistente virtuale per la salute delle donne

TRENTO. Un nuovo progetto, una nuova alleanza strategica e una nuova sfida tecnologica con uno scopo molto concreto: migliorare l’accesso a informazioni affidabili e aggiornate per le donne in età fertile, in gravidanza e nel puerperio.

Si chiama MaIA (Maternal Artificial Intelligence Assistant) ed è l’assistente virtuale su cui stanno lavorando Fondazione Bruno Kessler e Kelyon s.r.l., all’interno dell’iniziativa “Test Before Invest” del nodo italiano della rete europea Digital Innovation Hub in ambito sanitario (SoE DIPS).

L’obiettivo? Creare un sistema conversazionale basato su intelligenza artificiale e modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) che, integrando fonti affidabili e validate, sia in grado di accompagnare le donne in un momento delicato della loro vita, offrendo informazioni chiare, personalizzate e di facile consultazione.

Una chat inclusiva e attenta ai bisogni reali
Il sistema sarà accessibile tramite un bot su “Telegram”, progettato per essere intuitivo, inclusivo e capace di abbattere le barriere linguistiche e culturali.

L’approccio è data-driven (letteralmente “guidato dai dati”) e il contenuto sarà aggiornato continuamente grazie alla collaborazione con partner clinici e scientifici, tra cui l’Azienda Provinciale per i Servizi sanitari di Trento (APSS), l’ASL della Regione Campania e il portale Uppa.it.

Le tecnologie AI adottate (tra cui i modelli Llama, Phi e Mistral) saranno selezionate e adattate per garantire un utilizzo sicuro, conforme ai principi della “trustworthy AI”, l’intelligenza artificiale affidabile.

Un modello replicabile e scalabile
Il progetto MaIA non si limita alla creazione di uno strumento digitale, ma ambisce a costruire un modello replicabile in altri ambiti della salute pubblica. 9 saranno i mesi di lavoro (conclusione prevista a novembre 2025) che sarà distribuito in diverse fasi, dalla co-progettazione, al test con utenti reali e infine la validazione scientifica.


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