COGOLO. Dopo oltre vent'anni di attesa, Palazzo Migazzi riapre finalmente le sue porte alla comunità. L'antica dimora nobiliare di Cogolo, nel comune di Peio, torna a vivere grazie a un importante intervento di restauro e a un innovativo allestimento multimediale dedicato alla figura del Cardinale Cristoforo Migazzi, illustre figlio di questa terra che raggiunse i vertici della Chiesa cattolica nell'Impero Asburgico.
La restituzione ufficiale alla comunità è avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 12 luglio 2025, con una cerimonia semplice voluta dalla nuova amministrazione comunale e presentata da Sandro de Manincor. Un momento di festa per l'intera comunità, che vede finalmente concretizzarsi un progetto atteso dal 2002, quando sulle pagine di NOS Magazine si parlava già dell'imminente avvio dei lavori di recupero. Sia il sindaco Luca Veneri che l'assessora alla cultura Giulia Moreschini hanno espresso la loro profonda soddisfazione e il loro orgoglio per l'opera completata. Un simbolo tangibile dell'impegno dell'amministrazione volto a valorizzare il patrimonio storico e culturale, rendendolo accessibile e fruibile per la comunità e per i visitatori.
Il presidente della Comunità di Valle, Lorenzo Cicolini, ha offerto una prospettiva sulla continuità amministrativa.
"Opere di questa portata," ha ricordato Cicolini, "spesso iniziano con un'amministrazione, proseguono con un'altra e si concludono con una terza. L'importante è che la visione e l'obiettivo finale rimangano il bene della comunità, al di là dei singoli mandati".
Il presidente dell'Apt Val di Sole, Luciano Rizzi, ha puntato l'attenzione su una nuova risorsa che va ad ampliare il patrimonio culturale e l'offerta turistica della Val di Sole, rendendola ancor più attrattiva per un turismo di qualità sempre più interessato alle radici e all'identità dei luoghi.
Infine, l'assessore regionale Carlo Daldoss, oltre a evidenziarne l’innegabile valore storico, culturale e artistico, ha sottolineato come Palazzo Migazzi rappresenti anche la memoria collettiva di una comunità, i suoi valori, la sua storia e il suo futuro.
Dopo la benedizione di don Enrico Pret, il primo cittadino e l’assessora hanno provveduto al tradizionale taglio del nastro sulle note dell’Inno al Trentino suonato dal Corpo bandistico Val di Peio e dato così avvio alle visite alla dimora storica e all’allestimento.
I lavori di restauro, iniziati nel 2020, hanno riportato l'edificio al suo splendore originale attraverso un intervento che ha coniugato conservazione e valorizzazione.
Il progetto, firmato dall'architetto Franco Pretti e autorizzato dalla Soprintendenza per i beni culturali, è stato affidato alla ditta Tecnobase S.r.l. e interamente finanziato dal Comune di Peio.
Il cuore della riapertura è l'allestimento multimediale, frutto della collaborazione tra lo studio di architettura Art&Craft di Pellizzano e l'agenzia di comunicazione Nitida Immagine di Cles. Attraverso installazioni interattive, proiezioni e contenuti digitali, i visitatori potranno immergersi nell'epoca di Migazzi e scoprire il suo straordinario percorso.
Nato a Trento nel 1714, Cristoforo Migazzi divenne una figura di spicco della Chiesa cattolica e dell'Impero Asburgico, ricoprendo per oltre quarant'anni il ruolo di Arcivescovo di Vienna. Il nuovo allestimento permette di comprendere non solo il suo impatto politico e religioso, ma anche il profondo legame che il Cardinale mantenne sempre con la sua terra d'origine.
