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Mezzo secolo di campeggio parrocchiale

Cavaion Veronese, Sfruz e Predaia insieme per celebrare i 50 anni del campeggio parrocchiale nella zona di Credai

Mezzo secolo di campeggio parrocchiale

CREDAI. Domenica, nella suggestiva cornice della zona adiacente alla località Credai, si è celebrato un traguardo che ha il sapore della storia e della comunità: i cinquant’anni del campeggio parrocchiale organizzato dalla comunità di Cavaion Veronese. Un’iniziativa che, nel corso di mezzo secolo, ha accolto generazioni di ragazzi, diventando una tradizione irrinunciabile e creando un legame speciale con i paesi di Sfruz e Coredo (oggi Predaia), che da decenni ospitano questa esperienza.

La giornata si è aperta con la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal parroco di Cavaion Veronese, don Daniele. Con parole semplici e toccanti, il sacerdote ha trasformato la liturgia in un dialogo vivo con i giovani presenti, ricordando come, in questi cinquant’anni, centinaia di ragazzi abbiano varcato i confini del proprio paese per vivere a Sfruz giornate di gioco, preghiera, avventura e amicizia.

Ha sottolineato che il campeggio è, e deve rimanere, un “costruttore di comunità”, un luogo in cui si impara a stare insieme e a condividere. Dopo la funzione religiosa, spazio ai saluti istituzionali.

La sindaca di Cavaion Veronese, Sabrina Tramonte, ha voluto ringraziare tutte le persone che negli anni hanno dedicato impegno e passione a questa esperienza, dagli animatori ai volontari, fino a chi si è occupato degli aspetti logistici e organizzativi. Il presidente del Circolo NOI Cavaion – Sega ha ripercorso la storia del campeggio, dai primi anni fino a oggi, ricordando momenti significativi e ringraziando i Custodi Forestali, la Forestale, l’ASUC di Coredo, rappresentata da Stefano Malfatti, il Comune di Predaia e il Comune di Sfruz per il loro costante sostegno.

Il sindaco di Sfruz, Andrea Biasi, ha portato anche il saluto della sindaca Cova, impossibilitata a essere presente, e ha sottolineato l’orgoglio della comunità di Sfruz nell’ospitare da così tanti anni questa realtà, definendola un luogo dove si coltiva la comunità, si rafforzano i legami e si costruiscono amicizie durature tra territori.

La celebrazione si è conclusa con un pranzo comunitario, occasione di convivialità e incontro tra partecipanti, volontari e amici. Attorno alle tavolate, tra piatti tipici e racconti di esperienze passate, si è rinnovata quella sensazione di appartenenza che il campeggio ha saputo custodire in tutti questi anni.

Un anniversario che non è soltanto un traguardo, ma anche un punto di partenza: il campeggio parrocchiale sopra Credai resta un luogo in cui si intrecciano valori, fede, amicizia e collaborazione tra comunità diverse, con l’auspicio che possa continuare a essere, per molti anni ancora, un punto di riferimento per le nuove generazioni.

 

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