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La riorganizzazione di Marinelli (15)

gio 15 apr 2021 16:04 • By: Lorena Stablum

A poco più di sei mesi dalle elezioni comunali, NOS Magazine intraprende un viaggio tra i comuni delle valli del Noce, ascoltando le voci dell’amministrazione e, dove presente, della minoranza. Stavolta andiamo a Ossana

OSSANA. È partita bagnata dall’acqua l’esperienza amministrativa di Laura Marinelli. In poco più di sei mesi, la neo sindaca di Ossana si è trovata a dover già risolvere diverse situazioni complicate sbrogliando la matassa della riorganizzazione delle gestioni associate, gestendo l’emergenza maltempo e quella sanitaria e portando avanti oltre all’ordinario anche investimenti già avviati dalla precedente amministrazione.

Sindaca, qual è la situazione a sei mesi dalle elezioni?

Sono stati mesi molto intensi: ci siamo trovati a riorganizzare la gestione associata dopo la fuoriuscita del Comune di Peio e a gestire, da un lato, la pandemia e, dall’altro, l’alluvione che ha colpito Ossana a soli dieci giorni dall’insediamento della nostra amministrazione. Stiamo inoltre seguendo opere e interventi per quasi 5 milioni che sono partiti nella scorsa legislatura, come la strada di Val Martina e la realizzazione del nuovo edificio delle scuole elementari. Abbiamo avviato anche cantieri di somma urgenza per 1 milione di euro a Val Piana, cosa che ci permetterà di partire con la riqualificazione dell’area, stiamo procedendo con la messa in sicurezza del bocciodromo e con la progettazione per la messa in sicurezza di alcuni incroci, come il bivio di Cusiano.

Quali obiettivi avete già raggiunto e quali sono i prossimi obiettivi e gli aspetti prioritari su cui lavorare?

Sono soddisfatta dei risultati che abbiamo raggiunto fin qui e ringrazio la giunta e i consiglieri per questo. Sono orgogliosa anche del lavoro che abbiamo fatto sul sociale portando avanti e sostenendo, ad esempio, le trasmissioni online fatte dai ragazzi nel periodo di Natale. In sei mesi, inoltre, siamo riusciti a trovare un importante accordo con la Famiglia Cooperativa Vallate Solandre per riaprire il punto vendita di Fucine. È un grande risultato per la nostra comunità. Sicuramente tra gli aspetti prioritari c’è la messa in sicurezza dei nostri incroci. Un punto fondamentale è poi la riqualificazione della zona di Val Piana, naturalmente, in maniera attenta e nel rispetto dell’ambiente.

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Altro obiettivo, sul quale abbiamo lavorato tanto anche negli anni passati, è il restauro della Casa degli Affreschi. Non so se la vedrò restaurata alla fine del mio mandato, ma sono contenta di poter annunciare che la Provincia parte con il progetto preliminare a cui seguirà un accordo tra Comune e Provincia. Ringrazio la Soprintendenza e tutti quelli che hanno collaborato per aver posto l’attenzione, anche a livello nazionale, su questo luogo e mi auguro che possa dare vita a una rete unica di siti culturali anche in Val di Sole. Le nostre priorità sono il turismo, l’ambiente e la cultura e vogliamo investire per rendere unico ed esaltare le caratteristiche peculiari del nostro territorio. Per fare questo, vogliamo trovare nuove collaborazioni con le associazioni del territorio e le imprese. Promuoveremo un incontro i vari attori per capire se c’è la disponibilità a creare un soggetto – Pro loco, consorzio o altro – che si occupi della promozione e della valorizzazione turistica del comune.

Visto gli interessi anche del Comune di Ossana, cosa ne pensa della “partita acqua” e del progetto di captazione portato avanti dalla val di Non?

L’acqua, come sappiamo, è una grandissima risorsa, anche economica. Il Comune di Ossana può fare certe scelte e investire in un certo modo perché può contare anche su risorse che derivano dallo sfruttamento dell’acqua. Sono convinta che l’acqua debba avere una prelazione pubblica per il bene delle nostre comunità. Sono invece perplessa, per non dire allibita, quando sento che si vuole mettere a gara le concessioni anche di media grandezza, quelle dei Comuni. Rimango sconcertata, inoltre, di fronte al progetto del Consorzio della Val di Non che intende realizzare un progetto di grande impatto in Val di Sole, togliendo acqua dal fiume Noce senza la possibilità di restituzione nel suo alveo.

Infine, cosa ne pensa dell’operato del gruppo di minoranza?

Sull’operato in generale della minoranza non ho molto da dire. Finora i consiglieri di minoranza hanno presentato quattro interrogazioni dandoci modo di poter illustrare meglio alcuni aspetti che forse non erano chiari.

Il gruppo di minoranza

Per capire come sta procedendo l’attività amministrativa, abbiamo sentito anche il gruppo di minoranza guidato dall’ex consigliere provinciale e parlamentare della repubblica, già sindaco di Ossana Giacomo Bezzi. Abbiamo contattato il consigliere Nicola Federico Pangrazzi che ci ha fornito le risposte del gruppo di minoranza.

Per quanto riguarda la domanda relativa a qual è la situazione del Comune a sei mesi dalle elezioni, il gruppo di minoranza l’accorpa a quella relativa sull’operato dell’amministrazione comunale:In relazione alle domande che ci sono state rivolte - afferma il gruppo - il gruppo di minoranza ritiene che dopo soli sei mesi sia inopportuno dare un giudizio a qualunque amministrazione, ancor di più per quella del Comune di Ossana che in questo periodo, già non particolarmente semplice per via della pandemia, ha dovuto fare i conti con l'emergenza causata dal maltempo accorsa proprio a inizio legislatura”.

A proposito di quali sono i primi risultati raggiunti, i prossimi obiettivi e gli aspetti prioritari su cui lavorare, il gruppo di minoranza dice: “Noi come minoranza, non possiamo che rimanere vigili e in attesa di quanto la maggioranza intenderà portare avanti del suo programma augurandoci che questo sia prioritario per il bene economico e sociale della nostra comunità e a tal proposito ci faremo trovare pronti e disponibili a qualunque confronto costruttivo”.

Infine, sulla partita dell’acqua il gruppo di minoranza evidenzia: “Siamo dell'idea che sia l'intera Val di Sole a dover fare un serio ragionamento su ciò che comporterebbe la realizzazione di un progetto come quello portato avanti dalla Val di Non e non le singole realtà locali pubbliche o private che siano”.



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