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In un libro gli archivi del costruire

lun 21 giu 2021 13:06 • By: Alberto Mosca

A cura di Roberta G. Arcaini, Fabio Campolongo, Cristiana Volpi, Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni culturali Ufficio beni archivistici, librari e Archivio provinciale, 2020

TRENTO. Gli archivi di alcuni architetti ed ingegneri trentini (E. Azzali, A. Corradini Postal, S.Giovanazzi, C. Keller, R. Masè, P. Mayr, E.Taddei e C. Zucchelli), come pure di una impresa di costruzioni (P. Bonvecchio) e di un circolo (CITRAC-Circolo Trentino per l’Architettura Trentina), sono al centro del Quaderno Archivi del costruire, n. 14 della collana “Beni librari e archivistici del Trentino – Quaderni”.

Un volume di circa 500 pagine con un ricco apparato iconografico che propone fra l’altro schizzi, progetti, - molti realizzati, altri rimasti “utopie” - modelli, prospettive, fotografie, sia di cantieri sia di edifici, conservati presso l’Archivio provinciale di Trento al quale sono stati affidati a vario titolo dai professionisti in persona o dai loro eredi.

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Nel volume si trovano anche saggi e descrizioni di questi archivi professionali, per lo più al momento non riordinati ed inventariati, come pure di archivi istituzionali.

Per noi sono di particolare interesse le sezioni dedicate a due architetti nati a Cles: Carlo Keller (1906-1982), ed Eugenio Taddei (1903-1962).

Si tratta di un lavoro di valorizzazione di queste fonti archivistiche prodotte nel XX secolo da soggetti attivi in Trentino e si presenta come strumento utile per ricerche ed approfondimenti per la storia e per le attività attuali non soltanto nei campi dell’architettura e dell’ingegneria ma anche dell’urbanistica, del paesaggio, dell’arredamento, dell’economia, della cultura e della società.

Dagli archivi presentati emerge la possibilità di un confronto, quasi un brainstorming diacronico, fra generazioni diverse che, più frequentemente di quanto si pensi, si trovano ad affrontare temi ricorrenti nel tempo, per esempio sull'utilizzo di aree della città o del territorio.

Fra gli obiettivi del progetto editoriale: “comunicare per salvare” questi archivi grazie ai quali poter studiare edifici e strutture non sempre adeguatamente interpretati.

Per un quadro aggiornato dello stato di alcuni beni architettonici nelle valli di Non e Sole, c’è NOS Magazine dossier in questi giorni in edicola!



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