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Nuovi percorsi e nuovi spazi per la scuola professionale nelle valli del Noce

ven 08 lug 2022 12:07 • By: almo

Luca Branz: 'I percorsi formativi delle scuole di formazione professionale offrono non solo un lavoro sicuro ma anche ottime opportunità di carriera'

VALLI DEL NOCE. Alla ripresa autunnale dell’anno formativo gli allievi della scuola professionale troveranno nuovi percorsi formativi: “È un nuovo percorso – spiega il direttore dei centri di Cles e Ossana, Luca Branz - cui si accede dal secondo anno e permetterà di formare operatori che si occuperanno della manutenzione e della fabbricazione di parti di macchine e attrezzature che vengono utilizzate nel campo agricolo (trattori, carri raccolta, falciatrici, aratri, irroratrici, spandiconcimi); nella selvicoltura (motoseghe, argani, decespugliatori) e nel comparto edile (escavatori, gru). L’esigenza è nata su sollecitazione delle Associazioni di categoria e dalle aziende del nostro territorio sempre più alla ricerca di personale specializzato”.

In generale, l’offerta formativa di Enaip nelle Valli del Noce comprende i seguenti settori: alberghiero e ristorazione a Ossana con cucina e sala-bar; e industria e artigianato a Cles, con meccanica tradizionale e a controllo numerico, saldatura, pneumatica e oleodinamica; elettrica civile e industriale con la domotica e l’automazione. A partire dal prossimo anno scolastico a Cles partirà un nuovo percorso per la riparazione dei veicoli a motore, delle macchine e delle attrezzature per l’agricoltura e l’edilizia.

Luca Branz torna sulle difficoltà attuali del settore alberghiero: “Certamente non possiamo non vederle e come scuola non possiamo stare fermi. A Ossana, grazie alle progettualità delle “aree interne”, di recente è stato approvato il progetto esecutivo per l’ampliamento degli spazi didattici, che si fonda su di una filosofia dove “lo spazio è terzo insegnante”.

Graziadei maggio

Le schede progettuali di questo nuovo modo di fare didattica, che prendono spunto dai moduli formativi del quarto anno, sono state sviluppate dall’insegnante Paola Mosca e hanno dato il “la” alla possibilità di finanziare l’ampliamento. Il lavoro è stato apprezzato dal Ministero dell’Istruzione e hanno creato le basi per l’idea progettuale sviluppata internamente dalla Agenzia Provinciale Opere Pubbliche”.

In questo modo, prosegue Branz, “il futuro della scuola conta su un nuovo modo di fare didattica e sull’attivazione dei nuovi percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) finalizzati al conseguimento di un certificato di specializzazione tecnica superiore. Hanno durata di due semestri per un totale di 800-1000 e si realizzano attraverso l’acquisizione unitaria: delle competenze comuni, linguistiche, scientifiche e tecnologiche, giuridiche ed economiche, organizzative, comunicative e relazionali; delle competenze tecnico-professionali, riguardanti la specifica specializzazione tecnica superiore. Sono rivolti agli studenti in possesso di diploma di Istruzione secondaria di secondo grado; gli studenti in possesso di diploma professionale di Istruzione e Formazione professionale; adulti provenienti dal mondo del lavoro o disoccupati in possesso dei titoli sopracitati”.

In conclusione, “i percorsi formativi delle scuole di formazione professionale offrono non solo un lavoro sicuro – sottolinea Branz - ma anche ottime opportunità di carriera. Molte aziende dimostrano una certa preferenza per i ragazzi con qualifiche o diplomi professionali perché entrano prima degli altri nel mondo del lavoro, continuano ad approfondire le loro conoscenze e sono in grado di rispondere e adattarsi con maggiore sicurezza ai cambiamenti del mercato. Sono le figure più ricercate nel panorama attuale e l’offerta di lavoro supera la domanda. Grandi opportunità di lavoro e grandi soddisfazioni nella vita”.


Formazione professionale in Trentino: come è strutturata La Formazione professionale è strutturata con il 3+1+1 ovvero: Qualifica, diploma professionale e diploma di maturità. Al primo anno di scuola si aggiunge un biennio di indirizzo, con lezioni dove le discipline si intrecciano e conducono a vivere esperienze di laboratorio reali e non simulate, in laboratori vivi e sempre utilizzati, e non solo agli Open day. A tutto questo si aggiungono i tirocini curricolari e quelli estivi, che sono tangibili esperienze di lavoro. Al termine il terzo anno si può proseguire con il quarto anno di “tecnico”, la vera alternanza scuola-lavoro. Alle lezioni a scuola infatti si affiancano mesi di formazione in prestigiose aziende operanti sul territorio provinciale e, in particolare nel settore alberghiero, anche fuori provincia. Infine c’è il quinto anno, che permette di ottenere il diploma di maturità che dà accesso all’università e all’alta formazione. 



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