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Tutela dei Pradiei: la Provincia la renda definitiva

sab 11 lug 2020 19:07 • By: Alberto Mosca

La posizione di Giuliano Pezzini, presidente di Alta Val di Non "“ Futuro sostenibile

Sono passati 11 anni da quando Giuliano Pezzini, presidente dell"associazione Alta Val di Non "“ Futuro sostenibile consegnò nelle mani dei 9 sindaci dell"alta valle ben 2.890 firme simbolo della volontà di mantenere intatta la prateria che va da Romeno alla Mendola. Da allora tanta strada è stata fatta ed è maturata anche nelle amministrazioni comunali la consapevolezza verso un paesaggio straordinario, tutela dell"economia turistica e dell"identità . Tanto che gli strumenti urbanistici dei comuni vincolano a precise regole l"utilizzo dell"area a fini agricoli. Un valore ribadito recentemente da una sentenza del Tar, che ha bocciato, nel comune di Romeno, l"impianto di colture che prevedano l"uso di pali di sostegno e teli di copertura, a favore di colture a terra più in linea con la storia e la tradizione del luogo.

Tuttavia ciò non basta ancora: ne è convinto Giuliano Pezzini, storico presidente di Alta Val di Non "“ Futuro sostenibile, che spiega: «La nostra attività ha saputo coinvolgere le amministrazioni dell"alta Val di Non, con una raccolta di firme che ha portato a importanti atti di tutela di tipo urbanistico. Tuttavia già da tempo abbiamo chiesto alla Giunta provinciale di fare proprio questo orientamento, dando una forza urbanistica di livello provinciale a queste prescrizioni. A gennaio 2020 abbiamo incontrato il presidente Maurizio Fugatti presentandogli la richiesta a nome dell"associazione e facendo seguito ad un"altra analoga presentata dai sindaci dell"alta valle: chiediamo che la Provincia suggelli questo valore dei Pradiei, istituzionalizzandone la salvaguardia e blindando il lavoro fatto in questi anni da associazione e comuni».

Però da allora non si è mosso nulla. «Da gennaio a oggi non è successo niente "“ conclude Pezzini "“ per questo rinnoviamo la nostra richiesta di completare questo percorso. Si tratta di un passo che va fatto al più presto, in modo da tutelare i Pradiei a prescindere da chi in futuro amministrerà i nostri comuni».



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