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«Rose, eri adrenalina pura. Ovunque sentiremo la Natura addosso tu sarai con noi»

mar 21 lug 2020 16:07 • By: Lorena Stablum

Stamattina a Dimaro il commosso saluto ad Andrea Rosetti, deceduto domenica mattina in un incidente stradale

Una tavola da snowboard ricoperta di fiori bianchi, una maglietta nera con il graffio dell’orso, simbolo della sua nuova avventura imprenditoriale. E poi tanti giubbotti rossi e neri, che risaltavano tra la folla, indossati dai suoi amici della sua scuola di sci e le magliette azzurre dei colleghi dell’Ursus Adventures di Cusiano di Ossana, il centro rafting e outdoor che aveva appena avviato con alcuni soci e amici.

È un saluto silenzioso ma carico di commozione quello che stamattina la comunità di Dimaro Folgarida nel cimitero parrocchiale ha dato ad Andrea Rosetti, l’uomo di 42 anni deceduto all’alba di domenica mattina in un brutto incidente stradale all’altezza di Mastellina di Commezzadura. Gli amici di sempre, i colleghi, i tantissimi conoscenti si sono stretti con affetto intorno alla famiglia di Rosetti, alla moglie Carlotta e al figlio di 10 anni Alessandro, alla mamma Luciana e al papà Adriano.

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Le parole non sembrano poter dare significato alla scomparsa di una persona eccezionale, vivace, piena di vita e di quel suo entusiasmo contagioso proprio della gente originaria della Romagna. Un uomo che era «energia pura» come lo ha voluto ricordare il socio e amico Alessandro Fantelli, che con Rosetti «ne ha fatte tante» e ha condiviso «gioie, dolori, difficoltà, successi». «Sempre insieme e sempre con un sorriso sul volto – ha affermato Fantelli, al termine della cerimonia funebre, officiata dal parroco di Dimaro, don Renzo Caserotti -. Tu la vita la sapevi proprio godere, in ogni attimo, in tutta la sua essenza. Eri un generoso, il primo ad arrivare ma soprattutto l’ultimo ad andare via. Descrivendoti hai riassunto la tua filosofia in una frase con queste parole: “Ho scelto una foto non in posa, perché vedo nell’imprevedibilità della vita la sua essenza più profonda”. Tu non te ne sei andato veramente. Sarai sempre con noi quando sentiremo il vento tra i capelli in una discesa in mountain bike, quando affronteremo le impetuose acque del Noce in rafting, quando surferemo “powder” in fuoripista. Ovunque sentiremo la Natura addosso tu sarai con noi. Grazie per averci concesso il privilegio di condividere un attimo di vita con te».

Un applauso ha accompagnato, infine, il feretro portato a spalla fuori dal camposanto da due colleghi della scuola sci e snowboard Rainalter e da due del centro rafting prima dell’addio definitivo.

 

 



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