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Collegamento Cogolo – Peio Fonti: progetto condiviso, ma con qualche perplessità

gio 20 apr 2023 19:04 • By: L.S.

L'obiettivo è creare una destinazione turistica più sostenibile e attrattiva rinunciando alle auto

COGOLO. “Dove vuole arrivare questo progetto?”. “Temo che possa incidere troppo e in modo pesante sul bilancio della società, che oggi invece è in sicurezza” “Perché invece di partire con l’impianto, non realizziamo prima tutte le opere di sviluppo illustrate a contorno?” “L’impianto è strategico: ma se è stato illustrato molto bene, è meno chiaro il resto”. Sono queste le perplessità, oltre a una critica sulla mancata condivisione con la popolazione, sollevate ieri sera, 20 aprile, dal numerosissimo pubblico presente nella sala assemblee del Parco Nazionale dello Stelvio di Cogolo.

L’idea, presentata da tsm - Trentino School of Management, Milani & Partners Srl e Trentino Sviluppo per conto del Comune di Peio e dell’Azienda per il turismo della Val di Sole, è quella di collegare l’abitato di Cogolo con la frazione in quota Peio Fonti per dare vita a un progetto di sviluppo turistico di ampio respiro incentrato su un modello di vacanza sostenibile. Del progetto se ne parla da anni. E, nel 2021, è stato oggetto di un Accordo quadro siglato tra la Provincia di Trento, il Comune e Trentino Sviluppo per la realizzazione del progetto e l’avvio della procedura autorizzativa. Ieri, la presentazione, oltre che del progetto di massima anche gli esiti di un’attività di studio e ricerca portata avanti da tsm e Milani & Partners Srl che, da un lato, ha preso in esame il contesto, le potenzialità e le opportunità della Val di Peio, e dall’altro ha valutato la sostenibilità economico finanziaria del nuovo impianto, sia della sua realizzazione che della sua gestione.

Il progetto. In sostanza, l’intervento prevede la realizzazione di una cabinovia 10 posti ad ammorsamento automatico. Il punto di partenza sarà nei pressi dell’attuale sede municipale, a Cogolo, e l'arrivo a monte del parcheggio di attestamento di Peio Fonti. Illustrato da Albert Ballardini (Trentino Sviluppo) e Sergio Scalet (Ingegneria per la Montagna), l’impianto seguirà un percorso – unica via percorribile tra le varie ipotesi fatte - che si svilupperà su una lunghezza di 2,1 chilometri e un dislivello di 240 metri con una velocità di percorrenza di 6 minuti.

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La linea sarà divisa in due tronchi, con una stazione intermedia di mero transito, e potrà trasportare fino a un massimo di 1.800 persone all’ora, oltre che oggetti e attrezzatura quali sci o mountain bike. L’intervento prevede anche una serie di opere accessorie come la realizzazione di parcheggio, aree depositi, locali adibiti a esercizi commerciali e biglietterie. In più a Peio Fonti, si dovrà procedere alla rimozione di due interferenze sulla linea: la prima, datata dalla stazione della seggiovia Mezoli che sarà spostata accorciando il percorso; la seconda, riguardante l’Hotel Miramonti che dovrà essere abbattuto e ricostruito, più piccolo, spostato nelle adiacenze.

I costi e la procedura. I costi preventivati per l’opera, sostenuti da Trentino Sviluppo, ammontano a 21 milioni di euro (15,5 milioni per l'impianto e 5,5 per le opere accessorie). I tempi di realizzazione sono, quindi, calcolati in 4 anni totali. Due anni saranno necessari per l’espletamento della pratica burocratica: l’opera, benché inserita nel piano del Parco dello Stelvio, non è prevista dal Piano urbanistico provinciale (Pup); si dovrà, quindi, procedere con la procedura di Vas (valutazione ambientale strategica) e per il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico provinciale (Paup). Altri due anni sono di cantiere.

Destinazione sostenibilità. Il collegamento, come ipotizzato, dovrà diventare un importante motore di sviluppo del territorio. Da un lato, Andrea Gelsomino (Tsm ) ha spiegato, infatti, come, in una destinazione, non si possa togliere qualcosa (il traffico) senza aggiungere qualcos’altro (servizi che qualifichino l’offerta). L’obiettivo, è quindi, mettere in campo una serie di progetti e attività correlate che possano rimettere in gioco l’anima della valle attraverso una nuova mobilità, più green e legata alla valorizzazione delle peculiarità naturalistiche e culturali del territorio. Il modello  di riferimento è quanto avvenuto sull’Alpe di Siusi. Dall’altro, Stefano Milani (Milani & Partners Srl) ha mostrato come Pejo Funivie, a fronte di costi di gestione di 900 mila euro per il nuovo impianto, dovrà essere in grado di generare ricavi fino a 5 milioni di euro rispetto agli attuali 3,2 milioni.

I commenti. "Il Trentino - ha affermato l'assessore provinciale all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni - è certamente leader, a livello nazionale ed europeo, nell'ambito dell'offerta turistica, ma non deve commettere l'errore di sapersi accontentare. Da questa considerazione nasce la proposta presentata stasera. Si tratta di una grande opportunità e al tempo stesso di una sfida per la comunità di Peio. Il collegamento funiviario potrebbe, infatti, diventare un esempio, unico in Trentino, di progettazione turistica sostenibile a livello ambientale, economico e sociale. La Provincia ci crede con convinzione e vogliamo realizzarlo in tempi rapidi e in condivisione con il territorio. Oggi il mercato turistico corre e necessita di risposte veloci".

La proposta. Al termine della serata, realizzata con la regia di Nitida Immagine e alla quale sono intervenuti anche il sindaco di Peio Alberto Pretti e il presidente dell'Apt Val di Sole Luciano Rizzi, si è sviluppato un dibattito ampio e articolato culminato nella proposta dell’assessore comunale Simone Pegolotti di costituire un tavolo condiviso di amministratori, operatori turistici ed esperti che possa delineare una road map degli interventi da attuare. 



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