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A Tuenno svelata la statua dedicata agli spazzacamini

lun 22 mag 2023 08:05 • By: Elena Gabardi

Il monumento dedicato all'antico mestiere, raccontato da Emanuele Concini, classe 1931, l'ultimo spazzacamino

TUENNO. È stata inaugurata domenica 21 la statua in bronzo degli “Stoinòti”, che il circolo anziani Il Tiglio ha voluto a perenne ricordo di un’antica professione. «Come circolo anziani – ha esordito la presidente Maria Zanini, - abbiamo il compito di fare da ponte tra generazioni e tramandate la nostra storia. Non è la grande storia di guerre, regnanti o principi, ma la piccola storia di una comunità, di gente umile e laboriosa che merita anch’essa di essere ricordata con una statua in bronzo». Tutto è partito dal libro “Il taròn degli spazzacamini” del professore Remo Menapace, che ha dato lo spunto per andare a riscoprire un mestiere che ha contribuito al sostentamento delle generazioni passate. «È un tassello della nostra storia - racconta la presidente, - quando c’era estrema povertà».

Tra la fine dell’800 e la metà del 1900 da Tuenno e un po’ da tutta la val di Non partivano gli spazzacamini alla volta della pianura. «Andavano in Pianura Padana soprattutto, ma anche più giù fino in Toscana e Umbria. In autunno da Ognissanti a Pasqua partivano uomini e ragazzini, anche poco più che bambini, per recarsi nelle cascine della pianura dove c’erano grandi camini e lavoro per tutto l’inverno, quando qui l’attività agricola era ferma. Abbiamo notizie fino al 1950 dell’ultimo spazzacamino in attività».

Graziadei maggio

 

Il circolo ha quindi lavorato ad un progetto più esteso, che non fosse la mera posa di una statua, ed ha raccolto testimonianze, ricordi e aneddoti, che hanno dato vita a loro volta ad un libro “Omaggio agli spazzacamini di Tuenno e della val di Non”, scritto da Maria Zanini coadiuvata da Andrea Basteri. Vi si trovano le storie ricordate da figli e nipoti di chi faceva questo mestiere e le parole dell’ultimo spazzacamino di Tuenno, il signor Emanuele Concini, classe 1931, presente allo svelamento della statua.

Nel progetto sono state coinvolte anche le scuole di Ville d’Anaunia, «perché l’intento è condividere questo pezzo di storia con i giovani, proprio perché non vada dimenticata» ha spiegato la Zanini. «L’augurio è che questa statua serva a ricordarci della miseria e dei sacrifici di quelle persone, che guardavano al futuro con fiducia e perseveranza nel migliorare la propria vita. Dobbiamo il nostro benessere anche all’attaccamento che hanno avuto alla loro terra».

Il circolo ha incassato i complimenti e i ringraziamenti dai rappresentanti di tutti gli enti coinvolti, che hanno sostenuto economicamente l’iniziativa e presenti all’inaugurazione con l’accompagnamento della banda comunale: il sindaco di Ville d’Anaunia Samuel Valentini, la Michela Noletti presidente della Comunità della Val di Non, Silvio Mucchi presidente della Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo, il presidente del BIM dell’Adige Michele Bontempelli ed il presidente del coordinamento dei circoli degli anziani della provincia di Trento Tullio Cova.

L’opera è stata realizzata dall’artista scultore Davide Zeni, che ha scolpito la statua in legno di cirmolo poi servito da calco per la fusione in bronzo. A svelarla alla comunità proprio l’autore, orgoglioso ed emozionato perché anch’egli nipote e figlio di spazzacamini, insieme all’ultimo degli “stoinòti da Tuen”.

L’opera di pregio e bellezza, ad altezza naturale, è posta a fianco della strada principale via Maistrelli, arricchisce e valorizza il paese e nutre l’identità di una comunità da tramandare e di cui essere orgogliosi.



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