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Aqualido di Ronzone: finalmente si riapre

mar 25 lug 2023 08:07 • By: Elena Gabardi

La struttura riparte con una nuova gestione

L'Aqualido di Ronzone (immagine tratta dalla pagina Facebook di Aqualido Ronzone)

RONZONE. Ufficializzata l’apertura del centro natatorio di Ronzone, che sabato 29 luglio alle ore 10 riaprirà i battenti. La nuova gestione è stata affidata con bando di gara del comune, proprietario della struttura, alla società sportiva dilettantistica Nuoto Scaligero di Isola della Scala (VR).

Dopo anni di aperture a singhiozzo fin dall’inaugurazione nel 2017, il centro è rimasto chiuso dal settembre 2022 fino all’epilogo finale della precedente gestione, che ha gettato la spugna dopo 4 anni, uno in anticipo rispetto alla scadenza del contratto, probabilmente fiaccata dalla pandemia da Covid-19 e finita dagli esorbitanti rincari dell’energia elettrica dello scorso autunno-inverno.  

La situazione sembra ora prospettarsi positiva e, finalmente, tutto è pronto.

Il sindaco Marco Battisti così commenta l’apertura a stagione inoltrata: «I ritardi nell’apertura sono motivati. Con la rinuncia del precedente gestore, in accordo con il comune, il passaggio è avvenuto a gennaio 2023. Di conseguenza abbiamo dovuto fare una nuova gara, anche sulla base di quella effettuata nel 2017. Ci sono stati dei tempi tecnici da parte degli uffici e l’obbligo di rispetto dei tempi di pubblicazione. Sette società natatorie hanno mostrato interesse ed effettuato un sopralluogo, alla fine in due hanno presentato la domanda. La gestione è stata aggiudicata a giugno a cui è seguita la consegna delle chiavi.

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C’è stata anche grande difficoltà nella ricerca del personale, come per tutte le attività turistiche in questo momento. Spiace in primis per il gestore, che va a perdere due mesi di altissima stagione, ma sono convinto che quando si aprirà ci saranno tutti i presupposti per partire alla grande».

La struttura non ha avuto vita facile, fin dalla propria genesi. La realizzazione dell’opera, costata all’amministrazione quasi 4 milioni di euro, è durata 12 anni ed ha attraversato le vicissitudini di due fallimenti delle aziende appaltatrici ed un cambio di progetto in corsa. Inserito nei Patti territoriali Alta Val di Non approvati dalla giunta provinciale nel lontano 2004 come centro acquatico coperto, prevedeva inizialmente un investimento pubblico di 6 milioni di euro a cui si aggiungeva una quota privata. Con il fallimento della Cosbau Spa a sparigliare le carte, il progetto veniva ridimensionato trovando un buon compromesso alla vecchia piscina scoperta, fruibile solo un paio di mesi all’anno, nella realizzazione di una piscina con copertura mobile, meno costosa, ma altrettanto efficace nel garantirne un costante servizio anche in caso di intemperie meteo e basse temperature.

«La speranza è che veramente si concretizzi un’apertura annuale – dichiara ancora il sindaco Battisti – che porterebbe oltre ad un servizio per i turisti anche per i residenti. Una cosa mai avvenuta. Nel bando era proprio inserito l’obbligo di apertura annuale. Marco Tosca, il nuovo gestore, ha già iniziato a contattare le scuole, si sta organizzando per realizzare corsi di ginnastica in acqua per gli anziani e per le persone con disabilità ed ha intenzione di creare una società sportiva per il nuoto agonistico. Gestisce già tre piscine, nelle quali svolge tutte queste attività».

Il centro ludico acquatico conta due piscine con acqua riscaldata a 29° (è collegato al teleriscaldamento alimentato da materiali a biomassa realizzato dal comune), una vasca semi-olimpionica con idromassaggi e fontane cervicali dotata di copertura telescopica mobile, l’altra con scivolo e giochi d’acqua per il divertimento dei più piccoli, un grande parco verde ed una bella terrazza panoramica con vista sul Brenta e la catena delle Maddalene.  

Il primo cittadino saluta con entusiasmo questa ripartenza: «Ci sembra di aver trovato un gestore partito con il piede giusto, motivato a fare bene. Come amministrazione abbiamo fatto dei lavori importanti sulla copertura ed altri interventi e sistemato il verde. Questa è l’unica piscina di valle, abbiamo tutto l’interesse, tutti, a sostenerla. Dobbiamo pensare oltre che all’investimento, al ritorno in termini di benessere della popolazione».

 

 



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