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A Predazzo la memoria di Renato Barborini

mer 07 ott 2020 10:10 • By: Alberto Mosca

La sede del Distaccamento della Polizia Stradale di Predazzo è stata intitolata all’appuntato del Corpo delle Guardie di Pubblica sicurezza, Medaglia d’Oro al Valor Civile

Renato Barborini

Un riconoscimento alla memoria di Renato Barborini: lo hanno portato ieri il Commissario del Governo Sandro Lombardi, il Questore di Trento Claudio Cracovia, il Direttore del Servizio della Polizia Stradale Paolo Maria Pomponio, il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale Giancarlo Sant'Elia, l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli e il sindaco di Predazzo Maria Bosin, insieme alla cerimonia di intitolazione della sede del Distaccamento della Polizia Stradale di Predazzo.

Una cerimonia solenne e partecipata, che ha offerto l’opportunità di ricordare la figura di Barborini, nato a San Michele all'Adige nel 1950 e, a soli 27 anni, morto assieme ad un collega il 6 febbraio 1977, in un conflitto a fuoco, mentre era in servizio.

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Nella motivazione del provvedimento con cui il Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, ha disposto l’intitolazione della struttura si evidenzia il “Luminoso esempio di assoluta dedizione al dovere spinta sino all’estremo sacrificio”.

Barborini era originario di Dimaro: in forza alla Polizia stradale di Bergamo, venne ucciso insieme al brigadiere Luigi d’Andrea. Per questo duplice omicidio venne condannato Renato Vallanzasca, capo di una delle bande criminali più sanguinarie degli anni Settanta.

La vita di Barborini fu spezzata nella notte tra il 6 e il 7 febbraio 1977: in servizio di pattuglia con il collega D'Andrea nei pressi del casello autostradale di Dalmine, intimò l'alt ad una vettura che procedeva a forte velocità zigzagando.

Un momento dell'intitolazione della sede di Predazzo a Barborini

Appena iniziato il controllo dell'autovettura, i tre occupanti scatenarono il conflitto a fuoco. Uno dei banditi venne ucciso, mentre gli altri due, tra cui Vallanzasca, si diedero poi alla fuga. Sul terreno rimasero i corpi senza vita dei due poliziotti. Barborini fu poi decorato con la Medaglia d’oro al valor civile. Vallanzasca venne arrestato pochi giorni dopo questi fatti, il 15 febbraio 1977.

Nel 2009 la comunità di Dimaro ha ricordato Renato Barborini con una cerimonia e la collocazione di una targa in sua memoria. 



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