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Castel Caldes, un luogo di magiche emozioni

mar 22 ago 2023 14:08 • By: Marianna Torresani

A Caldes, uno dei borghi più belli d’Italia, è possibile visitare il castello per scoprire la storia di un grande pittore solandro

CALDES. Fino al 5 novembre Castel Caldes ospita la grande mostra su Bartolomeo BezziScene di vita quotidiana, ritratti e vedute”, a cura di Roberto Pancheri.

Bezzi viene considerato, dopo Giovanni Segantini, il più importante pittore trentino dell’800, nonché uno dei principali promotori artistici nell’Italia del suo tempo.

Una volta arrivati a Castel Caldes potrete acquistare direttamente il biglietto all’entrata, per poi dirigervi al piano superiore tramite una scala a chiocciola e iniziare la visita. Del personale qualificato saprà guidarvi passo dopo passo.

La mostra ospita circa quaranta opere del pittore solandro, provenienti sia da collezioni pubbliche che private. Queste sono accompagnate da fotografie d’epoca, abbozzi, documenti e materiale appartenuto proprio al pittore, come la sua cassetta dei pastelli risalente al 1890 composta da una scatola in legno e metallo contenente ancora qualche pastello intatto.

La mostra racchiude anche alcune curiosità e segreti sulla vita di Bezzi, come le lettere di una lunga amicizia tra il pittore solandro e la baronessa Giulia Turco di Trento, moglie del musicista Raffaello Lazzari e animatrice di un vivace salotto letterario e artistico a Sopramonte. Si possono vedere e leggere alcune lettere e cartoline inviate da Bezzi ai due coniugi nell’arco di oltre quarant’anni, dal 1880 al 1923.

La visita al castello permette poi di salire al piano più alto per visitare la “prigione” di Olinda. A questa ragazza è legata una delle leggende più popolari della zona, grazie alla sua diffusione letteraria a partire dalla metà dell'Ottocento. Si parla della tragica storia della giovane e nobile Olinda, il cui nome era Maria Elisabetta Thun, che venne rinchiusa dal padre, nel tentativo di contrastare il suo amore per Arunte un semplice menestrello, nella stanza più alta del castello dove la giovane ben presto morì di "mal d'amore". La storia racchiude tanta verità, proprio perché è la trasfigurazione di una vicenda realmente accaduta nel Seicento.

Sempre sullo stesso piano, e anche all’interno della stanza di Olinda, sono presenti molte firme che segnano dei racconti ormai incisi sulle pareti. Semplici segni, dediche d’amore o la voglia di raccontare se stessi: il piano più alto del castello merita di essere visitato per leggere e scoprire tutte le scritte che nel corso degli anni sono comparse sulle pareti. La più antica risale al 1857!

Infine, scendendo, vi è la possibilità di visitare anche alcune stanze del castello, come la stanza della contessa e quella del conte.

Al termine della visita, nella sala adiacente alla biglietteria, potrete visionare un filmato che racchiude tutti gli anni di storia del castello, mostrando attraverso delle ricostruzioni quella che è stata la storia e la vita della nobile dimora nel corso dei secoli.

 



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